Il capitano del Pescara, Gaston Brugman, visto da Marco D'Agostino

SCONTRO AL VERTICE

Pescara, primo bivio per la A Pillon: andiamo a giocarcela 

La capolista in casa del Palermo, il tecnico: «Non firmo per il pareggio»

PESCARA. È il primo bivio della stagione. Al Barbera di Palermo, dove è iniziata l’avventura di Bepi Pillon sulla panchina del Pescara. «L’anno scorso abbiamo rischiato di vincere e vorrei che domani (oggi, ndr) i miei giocatori ripetessero la stessa prestazione della passata stagione». Sorride il tecnico biancazzurro, ma torna subito serio quando gli si fa notare che il Delfino stasera (ore 21) ha la possibilità di accelerare per staccare le inseguitrici. Biancazzurri e siciliani sono distanti un solo punto. «Io questi calcoli non voglio farli. Vincere non cambierebbe nulla, ho sempre detto di voler guardare partita per partita, e non la classifica. Conosco la mia squadra, tecnicamente e mentalmente. Solo alla fine tireremo le somme, quando mancherà un mese alla fine del campionato». Il condottiero di Preganziol vuol tenere tutti sull’attenti. Niente distrazioni e massima concentrazione. «Giocare per il pareggio? Non siamo una squadra che può fare calcoli, dobbiamo sempre entrare in campo per giocarcela con la nostra mentalità», mette in guardia Pillon che vuole il massimo dai suoi. «L’errore più grande sarebbe quello di aspettare e vedere cosa accade. Noi dobbiamo giocarcela senza paura come abbiamo sempre fatto». Anche se contro la corazzata rosanero non sarà una partita come le altre.
«Non è una partita diversa dalle altre, e il Palermo non è una squadra differente dalle altre di livello come sono Benevento, Lecce e Crotone. Lotterà per vincere il campionato, ha una struttura di prim'ordine, è stato costruito per questo. Noi, invece, dobbiamo solo pensare a noi stessi, non alla classifica». Il tecnico veneto nelle ultime tre gare ha sempre strappato punti (5) al Palermo. «So quali difficoltà incontreremo, sarà una partita tosta, affatto semplice», mette i guardia, prima di spiegare in che modo si arginano i rosanero. «Bisogna cercare di tenerli più lontani possibile dalla nostra area, dobbiamo giocare alti perché se li facciamo avvicinare e se ci abbassiamo può essere complicato. Giocano spesso con il 3-4-1-2, ma contro il Venezia hanno giocato con il 4-3-3. Quindi, mi aspetto qualsiasi mossa. Loro non mollano mai, hanno recuperato diverse partite, quindi hanno anche qualità caratteriali. Chi temo? Non hanno solo dei singoli, sono una squadra e questo li rende molto competitivi».
Il Pescara sogna di piazzare il colpo visto che a Palermo non ha mai vinto in 21 gare giocate in Sicilia. «La mia squadra sta bene, andiamo a giocarcela». E sulle scelte il tecnico biancazzurro cerca di dribblare le domande. «Abbiamo perso Kanouté (frattura della clavicola, ndr) e mi dispiace molto perché è un ragazzo che si sta comportando bene», incalzato, poi, sorride e afferma. «Non è detto che confermerò i titolari di lunedì. Devo valutare. Del Grosso ha avuto qualche problemino, ma questa settimana si è allenato bene».
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