Pigliacelli-Pescara ai titoli di coda 

Il portiere messo fuori rosa e forse verrà multato. L’agente in città per parlare con il club

PESCARA. Fine della corsa per Mirko Pigliacelli. Il portiere del Pescara, mandato in tribuna martedì sera ad Empoli, ieri non si è allenato. L’estremo difensore biancazzurro ha avuto qualche screzio con Zeman prima della partita e il boemo ha deciso di mandarlo in tribuna. Pigliacelli, alla terza panchina consecutiva dopo la scelta del tecnico boemo di preferire Vincenzo Fiorillo, già titolare a Parma e contro l’Avellino, è stato fatto fuori per «scelta disciplinare, non ha rispettato la squadra», ha commentato Zeman. «Ha rifiutato la panchina? Ha rifiutato in generale di far parte della squadra se non para. Il futuro dipende solo da lui e dal suo atteggiamento».
L’entourage del portiere, però, ha smentito il rifiuto di andare in panchina. «Che sia chiaro: il mio assistito non ha rifiutato la panchina», ha fatto sapere l’agente del portiere, Danilo Caravello, che oggi sarà a Pescara per parlare con il club. Il Delfino lo ha messo fuori rosa e ieri l’estremo difensore non era al campo d’allenamento. La frattura sembra insanabile.

Il club vuole multare il calciatore, ma nell’incontro di oggi potrebbe essere presa la decisione di metterlo fuori rosa fino al mercato di gennaio. Pigliacelli, così, si allenerebbe con la Primavera prima di finire sul mercato. «Malumore? Pigliacelli lo ha sempre esternato nella maniera più giusta nei giorni scorsi. Ieri o l'altro ieri, in ritiro, non c'è stato assolutamente nulla, anche se Mirko sapeva che probabilmente non avrebbe giocato. Nessuno, però, ha mai pensato di discutere le scelte tecniche, che spettano all'allenatore», ha continuato Caravello, che ieri mattina si è sentito diverse volte con i dirigenti biancazzurri. Il Pescara lo ha messo fuori rosa e solo un clamoroso dietrofront (difficile) di Zeman potrebbe far rientrare il caso. C’è anche l’ipotesi risoluzione di contratto, ma calcolando il legame quinquennale in essere e il valore del calciatore, difficilmente verrà presa in considerazione questa soluzione. Zeman non ha gradito alcuni atteggiamenti del portiere e da qui alla fine non vorrebbe più averlo in squadra. Infatti, ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, si è aggregato come vice Fiorillo, Vittorio Antonino, portiere della Primavera, che da terzo è diventato il secondo portiere del Delfino e il terzo sarà Luca Savelloni. «Noi siamo con Zeman», ha detto il presidente Daniele Sebastiani parlando del caso che ha scosso l’ambiente biancazzurro, «Pigliacelli ha mancato di rispetto alla squadra. Non ha rifiutato la panchina, ma probabilmente non ha accettato il fatto di non giocare. In questo momento Zeman ritiene Fiorillo il titolare e, così, come è stato bravo Fiorillo ad allenarsi in precedenza al massimo anche senza giocare, ora anche Pigliacelli deve fare la stessa cosa. Se non dovesse accettare, può tranquillamente andare via».
Se il caso non dovesse rientrare, comunque, sarà una sconfitta per la società e per Zeman, che hanno fatto di tutto per trattenere Pigliacelli in riva all’Adriatico nonostante il pressing dell’Avellino. Zeman, in estate, si era esposto in prima persona per farlo restare dopo la stagione in prestito al Trapani e alla fine ha dovuto “fare fuori” il suo pupillo, che probabilmente non ha gradito di essere stato messo in discussione. Oggi l’incontro tra le parti, che, nel bene o nel male, servirà per mettere la parola fine alla querelle.
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