L'allenatore biancazzurro Bepi pillon e il tecnico bresciano Eugenio Corini visti da Marco D'Agostino

IN CAMPO ALLE 21

Pillon: «Niente bomber? Questo Delfino mi piace» 

Il tecnico parla del mercato senza botti: «Sono felice, anche se Machin...» 

PESCARA. Il bomber non è arrivato, è andato via Machin, ma Bepi Pillon evita di esporsi al vento delle polemiche. L’allenatore del Pescara sfoggia il dono della diplomazia a 24 ore dalla sfida con il Brescia (ore 21). «Gli equilibri non sono stati alterati, sono contento e ho fiducia nei giocatori che ho qui. Grazie a loro abbiamo ottenuto 34 punti e dobbiamo tornare ad essere spensierati». Il tecnico biancazzurro distribuisce ottimismo e serenità. «Il nostro spirito sarà sempre lo stesso. Non voglio prendere in giro nessuno né fare promesse, ma posso garantire che continueremo a lottare fino alla fine».

Leonardo Mancuso
Arrivi e addii. Anche se il gruppo ha perso una pedina importante, come Josè Machin ,passato al Parma, Pillon non si fascia la testa. «Io sono il tipo di allenatore che allena i giocatori che mette a disposizione la società. Non faccio richieste esorbitanti e quindi sono contento di quelli che ho. Machin è una perdita importante, però abbiamo altri giocatori di livello. Machin ci ha aiutato tanto dall’anno scorso ed è stato premiato con la serie A ed è giusto che sia andato. In quel ruolo potrebbe giocare anche Kanoutè. Lui è un giocatore fortissimo e punto molto su di lui». Niente bomber e via uno dei giocatori più talentuosi, Pillon si è ritrovato con Bruno, Bettella, Sottil, Pinto e Bellini. «Sono tutti a disposizione per la gara con il Brescia, tranne Pinto che deve recuperare un po’ rispetto al resto della squadra. Bellini? È un centravanti di struttura e molto bravo nel gioco aereo. Deve solo abituarsi al calcio italiano».Stasera il Brescia per riscattare la scialba prestazione di Livorno. «La squadra di Corini è la più forte in questo momento e sul mercato ha lavorato bene. È una partita molto importante per entrambe le squadre, giochiamo in casa e dobbiamo far valere il fattore campo. Nelle ultime due partite non abbiamo fatto benissimo, ma siamo riusciti a portare a casa due punti. Sarà fondamentale avere continuità in questo girone di ritorno, farà la differenza». Con l’arrivo dei cinque volti nuovi, Pillon dovrà fare qualche scelta dolorosa. «Ho qualche dubbio sull’undici titolare, ma questa volta non anticipo nulla. Possiamo anche cambiare modulo nel corso del match, a Livorno è successo 3 volte: siamo passati dal 4-3-3 al 3-5-2». Ovvero attuando il “piano B” tanto caro al presidente Sebastiani. «Sono un tipo che parla poco ma ascolta molto, sono pagato per fare delle scelte e prendermi determinate responsabilità, sia nel bene che nel male», è il pensiero di Pillon, il quale, in cuor suo, sa bene che il “piano B”, bisognava attuarlo a luglio, magari prendendo meno esterni offensivi.
Repetto blinda Pillon. Chi difende l’allenatore è Giorgio Repetto. «Non sono il ds della squadra, il direttore arriverà a giugno», tiene a precisare il dirigente biancazzurro. «Questa squadra ha ottenuto 34 punti, con una media eccezionale. Il mercato? Non era facile fare qualcosa di diverso. È stato un mercato povero. Noi siamo gli stessi di inizio campionato. Alcune squadre si sono mosse in maniera decisa come Cremonese e Brescia, ma anche squadre del calibro del Benevento. Machin via? Se Machin e Gravillon ora sono a questi livelli, il merito è solo di Pillon», tiene a precisare Repetto, che ha avuto il merito di ingaggiare il tecnico di Preganziol.
Le scelte. Tornando alla partita, stasera Pillon dovrebbe schierare Balzano e Del Grosso terzini, Gravillon e Scognamiglio al centro della difesa. A centrocampo Brugman playmaker, Memushaj e Melegoni o Kanoutè mezze ali. Mancuso al centro del tridente, con Marras, a destra, e Antonucci a sinistra.
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