CALCIO / SERIE B

Pillon: «Serie A? Ci penseremo  quando sarà il momento» 

L'allenatore del Pescara gode: «Grande vittoria controi lo Spezia, ma voglio ancora umiltà e testa bassa»

LA SPEZIA. Di serie A Bepi Pillon non ne vuol proprio sentir parlare. Nonostante il suo Pescara continui la marcia da imbattuto in serie B, così come la Cremonese, e sia primo in classifica già inarrivabile per tutti quando il weekend calcistico ancora deve cominciare. La classifica ha un valore effimero, per adesso, per il tecnico di Preganziol che spinge i suoi a lavorare, lavorare, lavorare. Sembra essere questo il segreto del Pescara che ormai non è più una sorpresa del torneo cadetto. «Il lavoro porta grossi miglioramenti, soprattutto se ci sono giocatori che partecipano e sono bravi ad attuare quello che facciamo. Siamo insieme dal 9 luglio, abbiamo sempre cercato di migliorarci e non dobbiamo fermarci proprio adesso. Ho notato sin da subito uno spirito di lavoro positivo», spiega Pillon, «tutti hanno voglia di fare e preparare, anche chi in questo momento non sta giocando. Siamo una rosa composta da 25 giocatori, adesso sta giocando chi sta facendo meglio, però tutti devono sentirsi partecipi perché arriverà il turno di tutti prima o poi. Il lavoro settimanale è fatto bene, ad alta intensità e questo si ripercuote nelle partite».
Per quella che è stata la gestione della gara, il Pescara, che non vinceva in trasferta dal 28 aprile scorso (Ternana-Pescara 0-3), ha dimostrato di essere una grande squadra. Ha portato a casa una vittoria meritata, è andata sul doppio vantaggio e non si è fatta intimorire dalla rete di Galabinov che avrebbe potuto far riaffiorare i fantasmi di Padova con la rimonta subita nel finale.

Stavolta i biancazzurri hanno trovato il tris che ha evitato guai peggiori. «Siamo stati bravi a chiuderla», sottolinea Pillon, «anche se già nel primo tempo avevamo avuto diverse possibilità. Purtroppo abbiamo subito gol su palla inattiva che potevamo evitare, lì la gara poteva prendere un’altra piega perché il 2-1 li ha fatti rientrare in partita. Invece abbiamo mantenuto nel secondo tempo e abbiamo portato a casa una vittoria meritata, non abbiamo rubato nulla».
Quella prima lettera dell’alfabeto adesso potrebbe essere più facile pronunciarla. Per gli altri, non per Pillon che predica calma. «Noi vogliamo pensare alla prossima gara che è il Cittadella, alla serie A ci penseremo quando sarà il momento. Che siamo la sorpresa ci sta, però noi non dobbiamo pensare a dove siamo in questo momento ma dobbiamo concentrarci solo sul lavoro, senza cullarci sui punti che abbiamo fatto perché sarebbe un gravissimo errore. Abbiamo ragionato in un certo modo finora e dobbiamo continuare a farlo perché la strada è ancora lunga. Solo così si possono ottenere i risultati, se pensi di essere diventato bravo sei già incamminato verso la fine».
Per Pillon, che da calciatore ha vestito la maglia dello Spezia, è stato un ritorno felice. «È sempre emozionante ritornare, mi vengono in mente i tre anni in cui sono stato qui. Ho un ottimo ricordo della gente, della società e dei compagni coi quali ci sentiamo spesso e una volta all’anno ci vediamo pure, perché è un’amicizia che dura da trent’anni e credo che non sparirà mai».
Paolo Marinari