L'allenatore del Pescara Bepi Pillon dà indicazioni a Zampano e Gaston (foto Luciano Adriani)

CALCIO SERIE B

Pillon vuole un Pescara sbarazzino e spettacolare

Domenica il debutto il Coppa Italia. I biancazzurri cominciano a mostrare la loro identità e la squadra risponde agli input dell'allenatore

PESCARA. Facce sorridenti, clima sereno e tanta voglia di migliorarsi. Il Pescara parte a fari spenti, ma la società è convinta di poter centrare i play off. Il bilancio al termine del ritiro di Palena è senz’altro positivo. La prima nota lieta è che, rispetto alle passate stagioni, nessuno si è infortunato. Solo qualche sporadico e leggero acciacco, come nel caso di Antonucci che ha saltato il triangolare di Pineto. E questa è già una notizia confortante. Bepi Pillon ha potuto lavorare serenamente proseguendo il percorso tattico iniziato nelle ultime gare della passata stagione. Si andrà avanti con il 4-3-3, un modulo che ha contraddistinto i grandi successi dei biancazzurri dai tempi di Galeone, passando per Zeman e finendo con la variante (il 4-3-2-1) firmata da Massimo Oddo. Numeri a parte, conta l’atteggiamento. Pillon sa che i tifosi pescaresi amano il calcio offensivo. E al gioco propositivo si affiderà per far tornare il pubblico all’Adriatico.

Monachello riceve i complimenti di Balzano dopo il gol al Pineto

Cosa va e cosa non va. Rispetto alle prime due uscite, nel triangolare di Pineto il Pescara ha mostrato una migliore fluidità di manovra. Le distanze tra i reparti sembrano essere quelle giuste e si comincia a intravedere il credo calcistico dell’allenatore. Certo, è pur sempre calcio d’estate. Le fatiche della preparazione si fanno sentire e i test spesso non danno indicazioni definitive, però l’identità della squadra inizia a manifestarsi. E i biancazzurri hanno già mostrato una chiara propensione offensiva. A Pineto, la fase d’attacco coinvolgeva sei-sette uomini, compreso un terzino.
In particolare, nel primo match con il Fano, Francesco Zampano, che ha già evidenziato una condizione fisica apprezzabile. Sul versante opposto, è rimasto (saggiamente) più guardingo Cristiano Del Grosso che pure, quando si è spinto in avanti, ha messo al centro alcuni cross molto invitanti. Centrocampo già affiatato con Machìn, Brugman e Memushaj, anche se la manovra non sempre ha trovato sbocchi. Gli attaccanti hanno fatto poco movimento rendendo le azioni troppo prevedibili. Quando le gambe gireranno di più e la circolazione di palla sarà più veloce la situazione dovrebbe migliorare. In particolare, per dare una sterzata, sarà utile il rientro di Antonucci e il ritorno di Capone.
Mercato bloccato. I dirigenti lavorano sulle uscite. Prima di ufficializzare l’arrivo di Suagher, bisogna trovare una sistemazione a Fornasier. Stesso discorso per Scamacca. Uno tra Cocco e Bunino dovrà cambiare aria per non intasare troppo il reparto offensivo.
Verso il debutto in coppa Italia. Oggi (ore 17) la squadra torna ad allenarsi al Poggio degli Ulivi per preparare il debutto ufficiale nella nuova stagione. Domenica (ore 20,30) il Pescara sarà impegnato nel secondo turno di coppa Italia all’Adriatico contro il Pordenone. Sarà una gara secca e chi vincerà affronterà il Chievo domenica 12 agosto. In attesa del match di coppa, giovedì i biancazzurri disputeranno un’amichevole a Città Sant’Angelo contro l’Angolana (ore 17). Oggi rientra in gruppo Kanoutè, il centrocampista senegalese che non ha risposto alla convocazione. Sarà multato, poi la società deciderà il suo futuro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA