leonzio: «il coronamento di un sogno» 

Rajola: «Che squadra! Ragazzi fantastici» 

Serafini: «Sto provando un’emozione incredibile. Non svegliatemi» 

MONTECATINI. Pescara è in paradiso. Sono emozionatissimi e felicissimi i protagonisti di questa promozione in serie A2 ottenuta dopo una gara giocata, come si suole dire, con gli attributi, contro un San Severo che per il suo secondo anno consecutivo è giunto in Toscana per le finali ed è stata costretta rimandare la festa.
La retina al collo ce l’ha Ennio Leonzio, nominato “pistolero” del match della Lega Nazionale Pallacanestro, mvp di questo spareggio promozione con 30 punti (di cui 20 nella ripresa) e 43 di valutazione. È appena sceso dalle spalle di Capitanelli, sa di aver dato una grossa mano alla squadra per raggiungere questo splendido traguardo e dire qualcosa è difficilissimo. «A caldo non è semplice», esordisce con le lacrime di gioia e di orgoglio agli occhi, «per noi è il coronamento di un sogno dopo un anno di sacrifici e di lavoro. Non so cos’altro dire se non che è bellissimo e che voglio dedicare questo successo a tutte le persone che ci hanno sempre seguito e a chi mi vuole bene». La soddisfazione e la gioia sono incontenibili anche per chi ha reso possibile tutto questo, ovvero coach Stefano Rajola, che giorno dopo giorno ha gettato le basi per questa notte magica. «Che squadra!», urla l’allenatore dei biancorossi concedendosi ai microfoni a partita appena terminata. «Ho un gruppo incredibile, dei ragazzi fantastici, tutti, dal primo all’ultimo. Ce lo meritiamo perché abbiamo messo il cuore in campo, non abbiamo mai mollato e anche se stavamo sotto abbiamo avuto gli attributi per rimanere in partita e alla fine vincerla».
Una partita che vale la promozione in serie A2, che fa dimenticare la delusione del ko contro Milano di due giorni fa. Complimenti doverosi allora a Rajola e alla squadra, che hanno saputo fare tesoro degli errori e reggere la seconda finale punto a punto in altrettanti giorni. Andrea Capitanelli - il capitano al quale Potì ha tagliato il codino dei capelli nel dopo partita - ha chiuso la partita con 12 punti, quattro rimbalzi e due palle recuperate. Ma soprattutto ha lottato come uno squalo per emergere nel pitturato e aiutare la sua squadra a non cedere nonostante lo svantaggio. «Da capitano ho dato tutta la mia energia e positività a questi ragazzi», dice Capitanelli, leader in campo e nello spogliatoio. «Nei playoff abbiamo dato dimostrazione di una crescita esponenziale dal ripescaggio contro Reggio Calabria in poi. Nessuno ci dava nemmeno per partecipanti a questa final four, figuriamoci vittoriosi. Ce lo siamo guadagnato e adesso ci godiamo questa promozione».
Per Alberto Serafini la soddisfazione è doppia: «Da abruzzese sto provando un’emozione indescrivibile. Per favore non svegliatemi, perché mi sembra di stare veramente tre metri sopra al cielo in questo momento. Queste sono partite che non puoi preparare perché c’è poco tempo, puoi solo entare in campo e dare tutto e chi ne ha di più, a livello di cuore, ha la meglio». (f.g.)