San Nicolò, altri tre acuti per la missione salvezza 

Ai Nerostellati non basta l’orgoglio, Liguori guida i biancazzurri al successo La vittoria in casa mancava da gennaio. Moretti all’ottavo centro stagionale

TERAMO. L’ultimo derby stagionale sorride alla Virtus San Nicolò che prosegue, con rinnovata fiducia, la corsa verso la salvezza diretta. Al “Pavone Mariani” di Pineto i biancazzurri regolano i Nerostellati Pratola, scesi in campo, comunque, con grande orgoglio dopo la retrocessione matematica della settimana precedente.
Brava la compagine di mister Montani a spingere subito forte sull’acceleratore con un giocatore, in particolar modo, Michael Liguori, classe 1999, che ha davvero offerto giocate, sulla corsia di destra, da applausi. Instancabile, un moto perpetuo anche al servizio dei compagni. Non a caso la prima rete è sua e arriva poco dopo il quarto d’ora con un tiro, dal limite, che bacia il palo e non lascia scampo a Parente. La stessa azione, in fotocopia, era stata provata dallo stesso numero 7 dopo appena ventisei secondi con esito poco fortunato. Sbloccata la partita, la Virtus San Nicolò, ha approfittato di un momento di sbandamento degli ospiti, complice anche l’infortunio di Bitsindou che ha costretto il tecnico Di Corcia al primo cambio immediato. Ed è proprio il neo entrato, Giallonardo, a freddo, a deviare nella propria porta un assist di Bontà che, da ottima posizione, intendeva servire il meglio piazzato Moretti davanti la porta.
Venti minuti di gioco e doppio vantaggio per la squadra del presidente Salvatore Di Giovanni. Un po’ come già accaduto contro l’Avezzano due settimane prima. I ritmi si abbassano sensibilmente e, prima del riposo, c’è solo un’altra emozione, ovvero un diagonale, a tu per tu, con Cannella, di Kone che termina fuori. Occasionissima per i Nerostellati 1910 sciupata, poteva essere riaperta la sfida.
Nella ripresa i padroni di casa spingono sull’acceleratore con l’obiettivo unico di mettere i titoli di coda alla gara. Ci provano, in rapida successione, Bontà, Giampaolo e Moretti ma l’occasione più nitida capita a Kala che, sulla destra, lascia partire un tiro al volo sullo spiovente proveniente dalla sinistra, che si stampa sull’incrocio. Poi all’11’ ecco il tris propiziato da un errore di Parente che gioca il pallone con i piedi fuori dell’area, se lo fa soffiare da Moretti che deposita a porta vuota dopo aver saltato l’estremo difensore in velocità. Ottavo centro in stagione per l’attaccante biancazzurro, top scorer al pari di Di Benedetto. Il match, in pratica, si chiude qui.
Iniziano le sostituzioni e da annotare resta solo un bell’intervento dello stesso Parente che si riscatta su Liguori ed un paio di incursioni di Kone per gli ospiti. Al triplice fischio può gioire la Virtus San Nicolò per una vittoria che, in casa, mancava dal 7 Gennaio (1-0 all’Agnonese), dall’esordio sulla panchina di Fabio Montani, ovvero cento cinque giorni dopo. Un cammino casalingo con qualche intoppo di troppo a fronte, invece, di un rendimento esterno di assoluto livello con ben sei successi. Missione compiuta per i biancazzurri nella prima di tre finali.
Matteo Falzon
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