Sansovini tifoso speciale: «Sarò al Bentegodi» 

L’ex bomber biancazzurro decisivo nel 2010 nella finale play off: «Il gol più pesante della mia carriera»

PESCARA. Due promozioni portano la firma del “Sindaco”. Marco Sansovini, 38 anni, ex bomber del Pescara, ora al Modena (serie D), è uno che sa bene che come si vincono i campionati. Nel 2012 con Zeman fu uno dei grandi protagonisti, ma l’attaccante (169 presenze e 54 gol in biancazzurro) è stato anche determinante nella promozione dalla C alla B nel 2010, quando il Delfino vinse i play off contro il Verona. Lui, al Bentegodi, andò a segno nella finale d’andata. «Quel gol a Verona lo ricordo benissimo. Segnai la rete del 2-1, poi pareggiammo, ma nella gara di ritorno non ci fu storia», ricorda Sansogol. «Forse è stato il gol più pesante della mia carriera in biancazzurro insieme a quello realizzato a Gubbio, nel 2012, con Zeman in panchina. Però quella rete a Verona sotto la curva dei nostri 3mila tifosi è un ricordo bellissimo». Sansovini indica la strada del successo: «I play off si vincono con la pazienza. Al Pescara servirà sangue freddo e, specialmente molta testa. Solo così può arrivare fino in fondo. Domani al Bentegodi sarà importante non perdere, tuttavia evitando di farsi schiacciare dal Verona. Sarà fondamentale l’approccio nei primi minuti. Il Pescara non deve prendere gol. Pronostico? Il Delfino ha ottime chance di andare in finale per diversi motivi. L’Hellas ha tutto da perdere. Il Pescara molto meno, calcolando gli obiettivi iniziali. A Verona, ora, si aspettano il massimo dalla squadra di Aglietti e la pressione sarà tutta sui gialloblù».
Da bomber a bomber, Sansovini confida molto in Leo Mancuso. «A Mancuso dico che deve continuare così. Giocare con spensieratezza, perché ha dimostrato di essere un grande attaccante e spero che possa incidere anche in questi spareggi». Il Pescara avrà un tifoso speciale. «Domani sarò a Verona. Non posso perdermi questa partita e andrò al Bentegodi a tifare per i biancazzurri». Sette anni fa l’ultima gioia con il Delfino. «Quel 20 maggio 2012 è stato un giorno incredibile. Come potrei dimenticare la promozione in A con Zeman? Ricordo tanta pioggia a Marassi, ma anche tanta gioia e una grande festa» Il “Sindaco”, come lo chiamano i tifosi biancazzurri, non dimentica il boemo. «Il tecnico che mi ha cambiato la carriera è stato lui, ma il migliore in assoluto rimane Eusebio Di Francesco, un tecnico innovativo già da quando allenava il Pescara 10 anni fa».
(l.d.m.)
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