Il capitano biancazzurro Gaston Brugman

DOMANI IL POSTICIPO CON LA CREMONESE

Sebastiani: Brugman resta, non rompiamo il giocattolo 

Il presidente: «Il capitano non parte, a meno che non lo chieda la Juventus»

PESCARA. Un paio di attaccanti, un centrocampista e forse un terzino sinistro. Il Pescara ha le idee chiare su come muoversi sul mercato in entrata. Semmai l’incertezza riguarda le operazioni in uscita con qualche elemento di spicco seguito che fa gola a vari club di serie A. È il caso, ad esempio, di Gaston Brugman. Il Cagliari ha messo gli occhi sul capitano del Delfino, ma il presidente Daniele Sebastiani spegne le voci di una sua imminente partenza. «Non vogliamo privarci di Brugman e credo che alla fine resterà con noi», dice Sebastiani durante la presentazione di Bettella. «Certo, se arrivasse un’offerta dalla Juventus sarebbe difficile trattenerlo. Ma non credo che accadrà, per cui andremo avanti insieme».
Pochi movimenti per migliorare la rosa e nessuna rivoluzione. «Non c’è la necessità di stravolgere l’organico e non abbiamo alcuna intenzione di rompere il giocattolo. Se ci sarà qualche opportunità non ci tireremo indietro, altrimenti resteremo così come siamo. I ragazzi hanno disputato un ottimo girone di andata e non c’è motivo per cambiare. Il campionato è apertissimo, ci sono squadre che hanno tanti punti in meno di noi e credono nel raggiungimento dei play off. Ci sarà da lottare fino alla fine». In attacco il nome caldo è Marco Tumminello, l’alternativa Gianluca Scamacca. Sebastiani non si sbilancia. «Ci piacciono ma se non dovessero arrivare non ci strapperemmo i capelli. Monachello via? Non vogliamo buttarlo all’aria. Si è sempre impegnato e la buona sorte non lo ha assistito, se fosse stato più fortunato ora parleremmo di altro». Ai saluti Michele Fornasier e Andrea Cocco. «Per Fornasier c’è l’accordo con il Venezia e il suo agente sta definendo gli ultimi dettagli. Su Cocco, al momento, non ci sono novità. In Italia spesso si aspettano gli ultimi giorni di mercato per avere la possibilità di pagarlo il meno possibile. Cocco ha le qualità per giocare in tutti i club di B e di C di alto livello, purtroppo a Pescara è stato sfortunato».
L’ingaggio di Bettella in prestito dll’Atalanta si incastra nell’ormai consueta strategia di valorizzazione di talenti in erba. «Il Pescara va sempre alla ricerca di giovani bravi e ha il coraggio di farli giocare. Bettella ha accettato subito la destinazione perché la nostra storia dice che qui sono cresciuti molti ragazzi. Se Bettella arriverà nella Nazionale maggiore per noi sarà motivo di orgoglio, come è avvenuto per tanti altri che sono passati da Pescara. Basta vedere la formazione dell’Italia per rendersene conto. Nella storia del calcio pescarese credo che non sia mai accaduto». Sebastiani, neo consigliere di Lega B, parla del possibile format del torneo 2019-20. «Il presidente della Figc Gravina vuole chiarire la situazione in tempi brevi. Noi abbiamo approvato una delibera per portare il torneo a un minimo di 18 squadre, poi come ci si arriverà non possiamo ancora dirlo». Per alcuni c’è il rischio di un ritorno a 22. «Non credo. L’abolizione dei ripescaggi potrebbe già creare una diminuzione del numero di club. Credo che in futuro il format sarà a 20. Comunque sia, le nuove regole per le iscrizioni sono molto stringenti e, a mio avviso, a fine campionato ne vedremo delle belle».
Domani, prima della gara con la Cremonese, il presidente del Pescara club Sebastiani, Francesco Del Zoppo, consegnerà al maggiore azionista del Delfino una targa per i dieci anni di militanza in società. «Ho tanti ricordi bellissimi e alcuni brutti. Mi dispiace aver perso molti compagni di viaggio nel corso di questi anni. Entrerà qualche imprenditore locale? Non credo, ai pescaresi interessa poco il Pescara». Accanto a Sebastiani e a Bettella, c’è Giorgio Repetto che fa il punto sul mercato annunciando una novità. «Stiamo pensando di ingaggiare un centrocampista che abbia qualità in fase di interdizione», afferma il dirigente, «tranne Kanoutè, abbiamo tutti elementi votati ad offendere e potremmo intervenire».
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