L'allenatore del Pescara Luciano Zauri e il presidente Daniele Sebastiani

CALCIO / SERIE B

Sebastiani: "Pescara, sveglia! Così non si va lontano"

Il presidente tuona: «Il tecnico trovi delle soluzioni, la squadra non gioca»

PESCARA. Un lungo confronto, durato quasi mezz’ora. Nella "pancia" dello stadio Adriatico la sconfitta del Pescara contro lo Spezia (1-2) è stata analizzata dall'allenatore Luciano Zauri e il presidente Daniele Sebastiani. Un faccia a faccia, alla presenza anche dei due ds Giorgio Repetto e Antonio Bocchetti. Un dopo-gara ad alta tensione che ha fatto passare in secondo piano la svista arbitrale sul gol (valido) annullato a Brunori per fallo di mano. «Non ci attacchiamo all’errore dell’arbitro, abbiamo giocato una partita brutta», è il primo commento del patron Sebastiani, subito dopo aver lasciato lo spogliatoio del Pescara. «Questo è un passo indietro rispetto alla gara di Ascoli. Giocatori e allenatore devono svegliarsi. La serie B non ti permette certe disattenzioni e così non si va lontano. Zauri non è in discussione, ma deve trovare una soluzione», continua il massimo dirigente biancazzurro. «Ho visto un Pescara che verticalizza pochissimo e che non gioca. Male nel secondo tempo, ma anche nel primo non abbiamo fatto grandi cose. Se non fosse stato per il gol di Machin, il primo tempo si sarebbe chiuso sullo 0-0».

È livido di rabbia, il presidente, che rincara la dose. «Sono più deluso e preoccupato ora, dopo aver perso con lo Spezia, rispetto al ko col Crotone. Oggi (ieri, ndr) questa partita potevamo vincerla o comunque strappare punti. Abbiamo rinunciato a giocare e anche l’atteggiamento non mi è piaciuto. Prima, con il 4-3-3, prendevamo troppi gol, ma adesso non siamo riusciti a costruire il gioco. Con lo Spezia abbiamo deciso di gestire il vantaggio e siamo stati puniti».

Dichiarazioni pesanti, quelle del presidente, che vanno ad aprire una settimana non facile per i biancazzurri, che tra sei giorni saranno di nuovo all’Adriatico contro la corazzata Benevento. «Voglio vedere uno spirito diverso a partire dalla prossima gara», chide Sebastiani. (l.d.m.)

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