Sibilia: «In Abruzzo i campioni del domani» 

Il presidente della Lnd a Pescara tra amarcord e politica federale

PESCARA. Prima l’incontro all’Aurum con Tony Giammarinaro, poi la presentazione della 57ª edizione del torneo delle Regioni, che si svolgerà dal 24 al 31 marzo in Abruzzo, e, infine, la diretta Facebook nella redazione del Centro, disponibile anche sul sito www.ilcentro. it. E’ stata una giornata intensa quella di Cosimo Sibilia, presidente della Lega nazionale dilettanti, a Pescara. Una via di mezzo tra l’amarcord e la presenza istituzionale. «Giammarinaro (86 anni, ndr)», ha detto il 59enne senatore uscente iripino di Forza Italia che nella prossima legislatura sarà presente sui banchi della Camera dei deputati, «mi ha visto crescere quando era allenatore dell’Avellino, presieduto da papà Antonio. E rivederlo oggi mi ha fatto emozionare. Tony è stato l’allenatore che con l’Avellino ha collezionato il maggior numero di punti in serie C». E poi lo stadio Adriatico. «Il ricordo più bello legato a Pescara è lo spareggio per salire in serie B, nel 1995, quello vinto contro il Gualdo». Flashback che si inseriscono in un contesto istituzionale. «La proposta di fare il Torneo delle Regioni in Abruzzo, avanzata dal presidente Ortolano, è stata anteposta a tutte le altre, perché avevamo un debito di riconoscenza con questa terra dopo i fatti del 2009 (il terremoto dell’Aquila aveva sospeso l’edizione in corso di svolgimento in Abruzzo, ndr) e dopo quelli dell’anno scorso (il terremoto e la tragedia di Rigopiano, ndr). Per una settimana l’attenzione del calcio dilettantistico nazionale sarà concentrata sull’Abruzzo con un coinvolgimento totale del territorio. I migliori talenti del nostro movimento si daranno battaglia sui campi delle quattro province abruzzesi. Esporremo i nostri gioielli. Tanto per rendere l’idea del potenziale tecnico in campo, basta ricordare che anche Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan, ha fatto il Torneo delle Regioni con la selezione campana. Sarà un momento di sport, aggregazione e turismo, dal momento che arriveranno da tutta l’Italia per vedere le 139 partite in programma». Un peso di non poco conto sulle spalle del comitato regionale presieduto da Daniele Ortolano che si occuperà dell’organizzazione. «Ma la fiducia è stata riposta in buone mani», la replica di Sibilia che non si è sottratto ai temi di politica federale, dal momento che è stato uno dei candidati alla presidenza della Figc nell’assemblea elettiva di fine gennaio, chiusa con un nulla di fatto, dalla quale poi è scaturito il commissariamento del Coni. «Noi come Lega nazionale dilettanti aspettiamo di poter dare il nostro contributo al commissario Fabbricini. Siamo stati sempre generosi e lo saremo ancora». Troppi egoismi hanno portato al commissariamento. «Vero, ma non credo siano imputabili ai primi attori (ovvero Tommasi, Sibilia e Gravina, i candidati, ndr), piuttosto ai loro sostenitori che hanno estremizzato le differenze in campo. Noi come Lega nazionale dilettanti abbiamo anche offerto il sostegno a Gabriele Gravina, pur di evitare il commissariamento. Non è stato possibile arrivare a un accordo ed eccoci qui con il commissario. Ma, sia ben chiaro, abbiamo fretta di rilanciare il calcio italiano, partendo dalla base del movimento. In primis dai settori giovanili». Di riforme si comincerà a parlare nelle prossime settimane. Ma uno dei temi di cui si discute è il ridimensionamento della quota elettiva della Lnd, fissata al 34%. «Non se ne parla nemmeno», la replica di Cosimo Sibilia, «al di là delle componenti tecniche e degli arbitri, calcio professionistico e Lnd hanno il 34% a testa. Che poi all’interno dei professionisti la Lega di A non riesca a trovare un punto di sintesi è un altro discorso. E non ci riguarda. La nostra macchina organizzativa funziona e tutte le decisioni le prendiamo all’unanimità. I nodi sono altrove, nella Lega di A. E sono convinto che, non appena saranno sciolti, tutto il calcio italiano potrà ripartire con una nuova fase progettuale. Ma il 44% di quota elettiva della Lnd non si tocca».
Sibilia sarà di nuovo candidato alla presidenza della Figc? «Non mi candido a niente. A gennaio la Lega nazionale dilettanti ha fatto il mio nome all’unanimità. E le dirò di più: quando sono stato in Lega A per esporre il mio programma ho chiesto un nome, alternativo al mio, da sottoporre al mio direttivo. Sono passati mesi e lo sto ancora aspettando...».
Nelle parole di Cosimo Sibilia una traccia per la soluzione del rebus Figc. «Storicamente l’asse Lnd-Serie A ha sempre prodotto una governance efficace. Vedremo in futuro...».
Presidente della Lnd e parlamentare di Forza Italia: come fa a coniugare sport e politica? «In maniera semplice e netta. Ovvero, mettendo la politica al servizio dello sport e non viceversa. Io sono nato in mezzo allo sport, prima con l’Avellino di papà e poi facendo il presidente del Coni regionale. Fino ad oggi in Lnd».
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