CALCIO / INCUBO RETROCESSIONE

«Strategie sbagliate ma teniamoci la B» 

Il Pescara visto dai protagonisti della città: «Evitare i play out»

PESCARA. La salvezza diretta, i play out, le cause del declino e il futuro. Imprenditori, politici, personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, professionisti e non solo hanno analizzato il periodo delicato che sta attraversando il Pescara, che venerdì a Venezia deve pareggiare per evitare di finire agli spareggi salvezza.

Mancuso
Piero Mazzocchetti (cantante): «Il Pescara si salverà senza play out, ne sono certo, ma servono idee chiare per il futur, evitando che si disputi un campionato ibrido come quello che si sta concludendo. Secondo me l’errore è stato anche aver perso tempo con Zeman, io, già in estate, avrei preso un tecnico diverso. Questa società ha dato tanto e sarebbe il caso che qualche altro imprenditore si avvicini al presidente Sebastiani».
Marco Papa (comico): «L’ultima gara con l’Ascoli mi ha fatto davvero arrabbiare. La partita di Venezia è molto dura ed io ho paura della lotteria dei play out. Quest’anno, secondo me, i giocatori non hanno reso per quello che ci si aspettava. Il gruppo non è stato unito, forse lo era all’inizio, ma poi si è sfaldato. Pillon? È un traghettatore e per il prossimo anno punterei su un giovane, tipo Gattuso».
Tonio Liuzzi (ex pilota Formula 1): «La retrocessione sarebbe un dramma. La squadra c’è, è competitiva, e credo che possa salvarsi tranquillamente. A Venezia il Delfino dovrà fare una grande gara perchè non sarà facile. Non bisognerà sbagliare l’approccio alla partita».
Marco Alessandrini (sindaco di Pescara): «L’auspicio è che i biancazzurri si salvino senza play out. Noi pescaresi siamo abituati a lottare per l’alta classifica ed è difficile vivere una situazione del genere. Per la gara di venerdì sono fiducioso, ma serve un pizzico di amor proprio e bisogna onorare la maglia fino alla fine. Annate negative possono capitare e adesso bisogna conservare la categoria perchè il Delfino è un patrimonio della città».
Cristiano Marcucci (parroco): «Il Pescara rimarrà in serie B e sono molto fiducioso per la partita di Venezia. Una caduta ci può stare (la gara con l’Ascoli, ndr) e credo nella salvezza. Il futuro? Confermerei Pillon, vorrei dargli una possibilità per la prossima stagione».
Vincenzo Olivieri (comico): «A Venezia sarà dura. Sono un pessimista-scaramantico e dico che ci salveremo tramite i play out. Per quanto riguarda il futuro, penso che Pillon debba rimanere ma bisognerà capire quali saranno gli obiettivi. Permettetemi una battuta: cambiamo il simbolo del Pescara. Al posto del delfino, tenero e buono, mettiamo uno squalo affamato».
Gianni Santomo: (imprenditore): «Delle annate scellerate possono capitare. Io non avrei preso Zeman, che è un po’ bollito e ha destabilizzato un po’ tutto e tutti. Una scelta sbagliata aver puntato di nuovo su di lui e non mi è piaciuto il suo atteggiamento prima dell’esonero, quando non si è presentato alla riunione con società e squadra. La gara di venerdì sarà durissima perchè il Venezia lotta per i play off e non regalerà nulla. È difficile fare un pronostico. Spero di no, ma la squadra potrebbe salvarsi tramite i play out. Il futuro? Pillon non lo confermerei dopo la il ko con l’Ascoli. Ha azzeccato solo la partita di Terni. Giorgio Repetto è molto bravo e sono certo che fare delle scelte oculate. Io mi sarei tenuto Massimo Oddo per farlo diventare una specie di “Wenger pescarese”».

Patron Sebastiani
Nduccio (cantautore e cabarettista) «Bisogna aiutare questa società, perchè quando finisce il carburante (le risorse economiche, ndr) è difficile poi andare avanti. Sono un tifoso di Zeman, ma mi sarei aspettato qualcosa di più dal boemo. Alla fine la squadra di salverà senza spareggi e per il prossimo anno confermerei l’attuale allenatore, che mi ha fatto una buona impressione».
Paolo Passamonti (ex Questore di Pescara). «A Venezia il pareggio è alla portata. I biancazzurri riescono ad esprimersi meglio nelle gare in trasferta. Ai play out non ci voglio pensare, ma l’assenza di Brugman nella gara di venerdì sarà pesante. Le cause del tracollo? Il fattore ambientale e l’esonero di Zeman hanno inciso parecchio. Anche l’astinenza in zona gol di Pettinari ha fatto la differenza. Bisogna subito centrare la salvezza e poi ripartire da Pillon».
Mario Cantarelli (ex calciatore). «Il Pescara si salverà, perchè ha un tecnico esperto che sta trasmettendo sicurezza e il prossimo anno riparterei da lui ma con un programma ben preciso. Quest’anno sono stati commessi tanti sbagli. In primis la rosa con 40 giocatori difficile da gestire per qualsiasi allenatore e non avrei iniziato con Zeman questo campionato. Infine, credo che non ci sia stato il rispetto dei ruoli. Per esempio, non ho mai visto e sentito il direttore sportivo nei momenti cruciali della stagione».
Marco La Sorda (dj). «Il Pescara si salverà al 100 per centro. A Venezia almeno prenderà un punto. Quest’anno purtroppo è andata male nonostante la qualità della rosa. Secondo me il gruppo mentalmente non è mai stato unito e l’esonero di Zeman ha inciso. Al posto del boemo non sarei mai tornato. Pillon? Mi piace come persona, ispira fiducia e si può ripartire da lui».
Enzo Imbastaro (presidente Coni Abruzzo). «La squadra si salverà senza play out. I biancazzurri non sono inferiori al Venezia e sono certo che almeno strapperanno un pareggio. Quest’anno, purtroppo, si è sbagliato ad esonerare Zeman e il cambio è stato deleterio. Con il boemo in panchina eravamo comunque vicini ai play out ed io non l’avrei esonerato. Pillon è un tecnico grintoso, che ha dato stimoli alla squadra e per il prossimo anno potrebbe essere l’uomo giusto per ripartire».
©RIPRODUZIONE RISERVATA