CALCIO / SERIE C1

Teramo, un pari per iniziare la risalita 

Prestazione non esaltante dei biancorossi che comunque riescono a fermare la marcia di un Gubbio in salute. Maurizi: "Bravi a stringere i denti fino alla fine"

GUBBIO (4-2-3-1): Marchegiani 6; Malaccari 6, Espeche 6,5, Piccinni 6,5, Pedrelli 6 (23’ st Lo Porto 6); Davì 6, Benedetti 6 (36’ st Plescia sv); De Silvestro 6 (23’ st Battista 5), Casiraghi 6,5, Campagnacci 5,5 (15’ st Tavernelli 5); Chinellato 5. A disposizione: Battaiola, Nuti, Maini, Conti, Schiaroli, Ricci, Tofanari. Allenatore: Galderisi.

TERAMO (3-5-2): Lewandowski 6,5; Piacentini 6, Caidi 6,5, Fiordaliso 6,5; Spighi 6,5, Persia 6, Proietti 6, De Grazia 5,5 (44’ st Giorgi sv), Celli 6 (8’ st Polak 6,5); Infantino 5,5, Sparacello 5 (20’ st Zecca 5). A disposizione: Pacini, Gomis, Ranieri, Di Renzo, Cappa, Barbuti, Altobelli, Mantini, Ventola.

Allenatore: Maurizi.

Arbitro: Lorenzin di Castelfranco Veneto.

Note: spettatori 800 circa. Ammoniti Piacentini, Davì, Persia, Zecca. Angoli 6-1. Recupero pt 0’, st 4’

GUBBIO. Al terzo tentativo nel 2019, il Teramo riesce a muovere finalmente la classifica, trovando un punto importante nello scontro diretto di Gubbio. Sotto il profilo della prestazione forse un passo indietro rispetto a San Benedetto del Tronto (dove maturò una sconfitta nel finale), ma sicuramente è un passo avanti rispetto al ko amaro con l’Imolese nel turno infrasettimanale. Il Teramo ha cercato da subito di portare a casa un punticino, a volte rinunciando anche a giocare e poi adottando un atteggiamento rinunciatario – di fatto – nella seconda parte di gara. Il Gubbio non ha fatto granché nel secondo tempo, se non nell’approccio migliore al quale poi non c’è stato seguito. Un pareggio di spessore per la formazione di Maurizi, perché arrivato contro una squadra che aveva sempre vinto finora nel girone di ritorno (9 punti su 9 per gli umbri, ora a metà classifica) e che ha un rendimento da big nelle ultime settimane. In attacco il Teramo si è schierato con i due nuovi, Sparacello (suo l’unico tiro dopo 7’, debole fra le braccia di Marchegiani) e l’ultimo arrivato Infantino, che devono trovare ancora la giusta intesa. Il Teramo ha preferito la concretezza e la sostanza, leggasi punto in chiave salvezza. Maurizi: "Per noi questo è davvero un passo avanti: abbiamo stretto i denti, magari siamo stati meno propositivi che in altre giornate quando, ironia della sorte, il risultato ci ha voltato le spalle, ma considero la prova positiva e tale da consentirci di poter guardare avanti con fiducia". Nel prossimo turno, sabato, il Teramo tornerà a giocare al Bonolis contro il Feralpi Salò alle ore 14,30.
Luca Bucchi