Tonfo Inter: è fuori Napoli, ko indolore 

Passa l’Eintracht, Ancelotti perde a Salisburgo ma va ai quarti

MILANO . Inter fuori dall’Europa League, Napoli ai quarti di finale. Altro flop per i nerazzurri di Spalletti. A San Siro fanno festa l'Eintracht Francoforte e i suoi 13.500 tifosi: basta un gol di Jovic per mandare ko i nerazzurri, che buttano al vento un altro obiettivo stagionale. Finisce con Handanovic e compagni sotto la curva, a prendersi i fischi e la contestazione dei tifosi. Non proprio il modo migliore per avvicinarsi al decisivo derby di domenica.
L'emergenza costringe Spalletti ad una formazione inedita, con il rientrante Keita centravanti nel 4-2-3-1 viste le assenze di Lautaro Martinez e Nainggolan in avanti, oltre ovviamente a Mauro Icardi, che continua a chiamarsi fuori. L'inizio è traumatico e non solo per l'incessante tifo dei supporters tedeschi (con anche lancio di fumogeni tra gli interisti) che fa sembrare di essere a Francoforte più che a San Siro. Dopo 3' Haller ha la palla per il vantaggio, ma il suo tap-in trova la traversa. Al 6' De Vrij di testa serve l'assist perfetto a Jovic, che si invola e batte Handanovic con un pallonetto. Un approccio drammatico, altro che il carattere «come quello della Juventus» chiesto da Spalletti alla vigilia. I nerazzurri si ritrovano così ad inseguire fin da subito. Certo, le tante assenze hanno influito, resta il fatto che la squadra è apparsa molle, incapace di trovare soluzioni alle folate dell'Eintracht, con il solo Handanovic ad opporsi. Il primo tiro in porta arriva al 43', su un destro di Perisic che Trapp blocca senza fatica. E nel finale di tempo anche i tifosi interisti si fanno sentire, chiedendo a gran voce di tirare fuori gli attributi. Coro che tuttavia non porta ad alcuna risultato, perché la squadra di Spalletti arranca anche a inizio ripresa. Serve ancora Handanovic per tenere in piedi i suoi, salvando su Haller. L'unico che prova ad accendere la luce è Politano, che sfiora il pari con un mancino a giro. Sono solo due lampi in mezzo al nulla. Spalletti lancia nella mischia anche i giovani Merola (2000) ed Esposito (2002), a dimostrazione che l'assenza di Icardi è tutt'altro che un bene per i nerazzurri. Non basta nemmeno la freschezza dei giovani: l'Inter crolla, festeggiano i tedeschi. Fuori dalla Champions, fuori dalla coppa Italia, ora fuori dall'Europa League, a -25 dalla Juventus in campionato e anche a -1 dal Milan: a Spalletti e ai nerazzurri restano solo il derby e la qualificazione in Champions per salvare la stagione.
Salisburgo-Napoli. Grazie alla vittoria per 3-0 della scorsa settimana al San Paolo, il Napoli si qualifica ai quarti di finale di Europa League. Gli azzurri fanno però una pessima figura a Salisburgo ed escono nettamente sconfitti, pur senza rischiare mai di veder sfuggire la qualificazione.
Il ritorno con gli austriaci finisce 3-1, troppo poco per la squadra di Rose alla quale sarebbero serviti altri due gol per agguantare i quarti di finale. La squadra di Ancelotti (senza Insigne, ko nel riscaldamento, al suo posto Mertens) gioca discretamente solo nei primi 15’. Dopo il gol del vantaggio segnato da Milik cala il sipario.
Da quel momento in poi in campo c'è solo il Salisburgo. Un clamoroso errore di Allan regala il pareggio ai padroni di casa. Nella ripresa si assiste a una sorta di Caporetto del Napoli che subisce il gol dell’1-2 al 20' con Gulbrandsen e nel recupero la terza rete con Leitgeb. Ancelotti porta a casa la qualificazione ma i dubbi sulla tenuta della squadra, che appare stanca e senza idee, si ingigantiscono.
Oggi (ore 13) il sorteggio. A Nyon verrà composto il tabellone completo che condurrà alla finalissima di Baku. L’avversario del Napoli sarà uno tra Valencia, Arsenal, Eintracht, Villarreal, Slavia Praga, Benfica o il Chelsea del grande ex Maurizio Sarri.
Angelo Caradonna