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IL MERCATO DEL PESCARA
Torna Bruno, ma il bomber non c’è
Il mediano lascia Livorno. Tumminello verso Lecce, il Sassuolo blocca la partenza di Scamacca
PESCARA. Torna Alessandro Bruno, ma la caccia al bomber diventa sempre più complicata. Il 35enne centrocampista di Benevento ieri mattina ha risolto il contratto con il Livorno legandosi al Pescara fino a giugno. Trattative in salita, invece, per quanto riguarda gli attaccanti. L’atalantino Marco Tumminello, primo nome della lista dei dirigenti del Delfino, è atteso a Lecce nelle prossime ore. L’ufficialità non è ancora arrivata, ma il centravanti scuola Roma sembra aver optato definitivamente per il Salento, dove avrà maggiori garanzie dal tecnico giallorosso Fabio Liverani che gli potrà assicurare un posto da titolare.
Intanto, si allontana anche la principale alternativa a Tumminello, vale a dire Gianluca Scamacca. Il Sassuolo, infatti, dopo aver ceduto Kevin Prince Boateng al Barcellona, ha deciso di bloccare la partenza della punta rientrata dal prestito al PEC Zwolle in Olanda. Nei prossimi giorni il club emiliano potrebbe ingaggiare un attaccante (Facundo Ferreira del Benfica?) ma per ora non ci sono margini per lasciare partire Scamacca. Lascerà il Sassuolo Marcello Trotta, un altro profilo che piace al Delfino ma l’ex avellinese sembra destinato a rimanere in serie A. Domani è previsto un incontro a Milano tra Daniele Sebastiani e il patron del Genoa Enrico Preziosi. Si parlerà del possibile trasferimento in Liguria di Josè Machìn. Il Pescara aveva chiesto di inserire nell’affare Stephane Omeonga (passato però all’Hibernian) e Raul Asencio, punta del Genoa in prestito al Benevento, ma i sanniti vorrebbero trattenerlo. Nei giorni scorsi il Catania ha chiesto Nando Del Sole che però ha declinato la proposta del club etneo. Il 20enne napoletano non intende giocare in C.
Dunque, dopo Bettella, la società ingaggia Bruno, genero di Sebastiani, che era arrivato a Pescara a gennaio del 2015. In due anni e mezzo ha collezionato 38 presenze conquistando una promozione in serie A con Massimo Oddo nel 2016. Oggi, o al massimo domani, l’esperto mediano svolgerà il primo allenamento agli ordini di Bepi Pillon.
Nessuna novità su Edgar Elizalde, impegnato in Cile con la nazionale uruguaiana nel campionato sudamericano under 20. Nella prima gara giocata sabato e vinta contro l’Ecuador, il difensore del Pescara è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti. Il Pescara valuta l’acquisto di un terzino sinistro. Ieri è spuntato il nome del pescarese Luca Di Matteo, 30enne in forza al Lecce, cresciuto nelle giovanili del Delfino con cui debuttò in B e in C prima di passare al Palermo.
Oggi è anche il giorno della firma di Michele Fornasier che si legherà al Venezia almeno fino al termine del campionato. Il 25enne difensore centrale di Vittorio Veneto passa infatti al club lagunare in prestito con diritto di riscatto. Mai impiegato nella stagione in corso, Fornasier lascia Pescara dopo aver totalizzato 92 presenze (2 gol) in quattro anni.
Assemblea degli azionisti. È stata convocata per il 7 febbraio in prima convocazione e l’8 in seconda, alle ore 18, l’assemblea degli azionisti del Pescara. La riunione nella sede legale del club in via Arrone è stata indetta per “discutere e deliberare l’aumento di capitale, alla pari, scindibile, da un milione a tre milioni di euro mediante l’emissione di 2.000 azioni da offrire in opzione ai soci e, per la parte eventualmente non optata, in caso di mancato esercizio della prelazione, a terzi”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Intanto, si allontana anche la principale alternativa a Tumminello, vale a dire Gianluca Scamacca. Il Sassuolo, infatti, dopo aver ceduto Kevin Prince Boateng al Barcellona, ha deciso di bloccare la partenza della punta rientrata dal prestito al PEC Zwolle in Olanda. Nei prossimi giorni il club emiliano potrebbe ingaggiare un attaccante (Facundo Ferreira del Benfica?) ma per ora non ci sono margini per lasciare partire Scamacca. Lascerà il Sassuolo Marcello Trotta, un altro profilo che piace al Delfino ma l’ex avellinese sembra destinato a rimanere in serie A. Domani è previsto un incontro a Milano tra Daniele Sebastiani e il patron del Genoa Enrico Preziosi. Si parlerà del possibile trasferimento in Liguria di Josè Machìn. Il Pescara aveva chiesto di inserire nell’affare Stephane Omeonga (passato però all’Hibernian) e Raul Asencio, punta del Genoa in prestito al Benevento, ma i sanniti vorrebbero trattenerlo. Nei giorni scorsi il Catania ha chiesto Nando Del Sole che però ha declinato la proposta del club etneo. Il 20enne napoletano non intende giocare in C.
Dunque, dopo Bettella, la società ingaggia Bruno, genero di Sebastiani, che era arrivato a Pescara a gennaio del 2015. In due anni e mezzo ha collezionato 38 presenze conquistando una promozione in serie A con Massimo Oddo nel 2016. Oggi, o al massimo domani, l’esperto mediano svolgerà il primo allenamento agli ordini di Bepi Pillon.
Nessuna novità su Edgar Elizalde, impegnato in Cile con la nazionale uruguaiana nel campionato sudamericano under 20. Nella prima gara giocata sabato e vinta contro l’Ecuador, il difensore del Pescara è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti. Il Pescara valuta l’acquisto di un terzino sinistro. Ieri è spuntato il nome del pescarese Luca Di Matteo, 30enne in forza al Lecce, cresciuto nelle giovanili del Delfino con cui debuttò in B e in C prima di passare al Palermo.
Oggi è anche il giorno della firma di Michele Fornasier che si legherà al Venezia almeno fino al termine del campionato. Il 25enne difensore centrale di Vittorio Veneto passa infatti al club lagunare in prestito con diritto di riscatto. Mai impiegato nella stagione in corso, Fornasier lascia Pescara dopo aver totalizzato 92 presenze (2 gol) in quattro anni.
Assemblea degli azionisti. È stata convocata per il 7 febbraio in prima convocazione e l’8 in seconda, alle ore 18, l’assemblea degli azionisti del Pescara. La riunione nella sede legale del club in via Arrone è stata indetta per “discutere e deliberare l’aumento di capitale, alla pari, scindibile, da un milione a tre milioni di euro mediante l’emissione di 2.000 azioni da offrire in opzione ai soci e, per la parte eventualmente non optata, in caso di mancato esercizio della prelazione, a terzi”.
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