salerno pareggia i conti della serie 

Troppi errori e l’ex Diomede costringono la Teate alla resa

CHIETI. Ancora emozioni, ancora un finale tiratissimo fino ad arrivare ad un tempo supplementare, ma, stavolta, la Teate è costretta alla resa davanti all’Arechi Salerno che passa (70-74) al...

CHIETI. Ancora emozioni, ancora un finale tiratissimo fino ad arrivare ad un tempo supplementare, ma, stavolta, la Teate è costretta alla resa davanti all’Arechi Salerno che passa (70-74) al PalaTricalle in gara 2 della semifinale play off. A costare caro alla formazione di coach Piero Coen una serata negativa nel tiro dalla lunga distanza e tanti errori nelle fasi cruciali della gara. Parte bene Salerno (0-9) e Ponziani compie subito due falli, Chieti sbaglia parecchio e gli ospiti allungano sulla falsariga di quanto avevano fatto in gara 1. Salerno manda sul parquet Paci per acquistare spessore sotto canestro, entra Meluzzi e la Teate si scuote con una bomba di Staffieri pur tra tanti errori sui quali la formazione campana affonda fino al suono della prima sirena (17-21). Difese intense, parità con Di Carmine da sotto misura, entra anche il convalescente Radonjic. L’ex Diomede fa male dalla distanza, c’è un tecnico per la panchina teatina, rientra l'esperto Visnjic, ora si va avanti punto a punto, ma la Teate perde una quantità industriale di palloni vanificando quanto di buono mette assieme in difesa. Arrivano decisioni arbitrali che scontentano tutti, time-out per coach Coen, tripla di Maggio e Chieti non trova spazi in attacco (2/11 da tre) dando di nuovo via libera ai determinatissimi ospiti (30-37) verso l’intervallo lungo. Di nuovo in campo, ma ora è Salerno a soffrire parecchio, gioco da tre punti per Di Emidio e Chieti chiude bene ogni spazio. Radonjic per la nuova parità, tripla di Staffieri e si accende il Palatricalle per una Teate che, anche in questa occasione, riesce a dare il meglio di sè nella terza frazione di gioco. Insiste da sotto Ponziani e arriva il trime-out per coach Menduto. Ancora alcune fiammate da parte dei biancorossi che concedono appena 6 punti al potenziale offensivo degli avversari e si proiettano con uno slancio confortante (50-43), nell’ultimo quarto. Subito una tripla di Gialloreto per un vantaggio che sale a 10 lunghezze, Salerno barcolla, ma viene sostenuta dall’esperienza di Maggio e da un grande Diomede (25 punti e 28 di valutazione). Gli ospiti aggiustano la difesa e Chieti perde ritmo. Fasi convulse tra tanti errori su entrambi i fronti, finale mozzafiato e si arriva (63-63) al supplementare. Occorrono nervi saldi e la massima concentrazione, ma la Teate perde tre palloni sanguinosi e paga dazio. La gara sembra in mano a Salerno che prima colpisce con Tortù e poi si inceppa concedendo ai padroni di casa l’ultimo possesso. Time-out per Coen, ma l’assalto si concretizza in una entrata di Meluzzi che viene stoppato. Poi Salerno arrotonda il punteggio dalla lunetta e può consegnarsi ai festeggiamenti confidando di chiudere la serie nelle due gare in casa mentre sfolla, muto e deluso il pubblico del PalaTricalle.
Giuseppe Rendine
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