Vincenzo Nibali grande favorito per il Giro d'Italia

CICLISMO

Tutto pronto per il via al Giro d'Italia. E sale la febbre rosa per la tappa tutta abruzzese / VIDEO

Sabato 11 parte da Bologna l'edizione 102 che quest'anno celebra i 110 anni,  tutti a caccia di Nibali. Venerdì 17 la tappa da Vasto con arrivo all'Aquila. Fra gli atleti in gara il teatino Giulio Ciccone e il miglianichese Dario Cataldo

BOLOGNA. L'edizione 102 del Giro d'Italia, che quest'anno celebra i 110 anni dalla nascita partendo dalla città, Bologna, dove il 13 maggio 1909 si concluse la prima tappa in assoluto, è una corsa ricca di tuffi nel passato e più che mai indecifrabile. Tra i favoriti alla vittoria della 102esima corsa rosa il più atteso è Vincenzo Nibali, che vuole centrare il tris dopo le edizioni 2013 e 2016. La concorrenza, però, è molto agguerrita con l'olandese Tom Dumoulin, lo sloveno Primoz Roglic, il britannico Simon Yates, il colombiano Miguel Angel Lopez.

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Ci vorranno ben 3.578,8 chilometri per assegnare definitivamente, nella magica atmosfera dell'Arena di Verona, la maglia rosa. Il ricordo della grande partenza a Gerusalemme è ancora molto vivo e si va verso un altro via dall'estero, ma questa volta in Ungheria, nel 2020. Ma intanto c'è da vivere il Giro contemporaneo, che scatta sabato con una crono destinata a mescolare le carte più di qualsiasi altra sfida, perché l'arrivo a San Luca non è una passeggiata cicloturistica. Dal giorno dopo, 12 maggio, la corsa rosa comincia a scendere passando da Fucecchio per un omaggio a Indro Montanelli, coetaneo del Giro - dal momento che nacque nel 1909 - quindi la partenza da Vinci, nel 500° anniversario di Leonardo; il 16 maggio l'approdo a San Giovanni Rotondo per ricordare Padre Pio. Poi il giorno seguente, il 17, la tappa tutta abruzzese, la Vasto-L’Aquila.

E' stata chiamata "la tappa del ricordo" (scuole chiuse per l'occasione nelle due città), dieci anni dopo il terribile sisma del 2009. Il giorno dopo la carovana riparte da Tortoreto Lido. Gli abruzzesi in gara sono due: il teatino Giulio Ciccone e il miglianichese Dario Cataldo (nella foto in alto). Il primo, passato quest’anno alla Trek-Segafredo, vuole recitare un ruolo da protagonista. Cataldo, uomo prezioso dell’Astana, si appresta a correre il suo decimo Giro d’Italia in carriera.

Il 102° Giro d' Italia ripropone la Cuneo-Pinerolo, tappa entrata nell'immaginario collettivo per l'impresa di Fausto Coppi, di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita; l'Airone, proprio 70 anni fa (nel 1949), fu protagonista di una fuga solitaria di 192 chilometri, presentandosi sul traguardo con 11'52” di vantaggio su Gino Bartali e circa 20' su Alfredo Martini, quel giorno terzo. Il Giro 2019 offre di sè una versione moderna, con due cronometro all'inizio e una che deciderà la corsa - ammesso che non lo sia già - a Verona dove ha sempre vinto un italiano.

Le montagne sono concentrate nell'ultima settimana, con gli arrivi in quota a Ceresole Reale (Lago Serrù), Courmayeur e Croce d'Aune. Tappa da cerchiare in rosso la 16esima (28 maggio): la Lovere-Ponte di Legno porta i corridori sul Passo della Presolana, sul Gavia e sul Mortirolo, per un totale di 5.700 metri di dislivello.
Adolfo Fantaccini