L'abbraccio tra Donadoni e Oddo (foto ANSA)

Udinese, quinta vittoria consecutiva. Oddo: «Stiamo facendo qualcosa di incredibile»

A Bologna la squadra del tecnico pescarese fa tutto da sola: autogol e due reti. L'amarezza di Donadoni: «Una sconfitta che brucia parecchio»

BOLOGNA. L’Udinese di Massimo Oddo chiude il suo 2017 con il botto centrando la quinta vittoria consecutiva al Dall’Ara di Bologna. Vittoria in rimonta per i bianconeri, che vanno sotto per l’autorete di Danilo ma mettono la freccia a cavallo dell’intervallo grazie a Widmer e Lasagna. La squadra di Oddo piomba in zona Europa, quella di Donadoni manca il salto di qualità incappando nel terzo ko degli ultimi quattro match. Titolari canonici per gli ospiti mentre il tecnico di Cisano Bergamasco riabbraccia il pescarese Federico Di Francesco negli undici dopo il lungo infortunio. Primo quarto d’ora di studio per le due squadre, a parte una chance per Verdi dopo 58 secondi su cross proprio di Di Francesco. Per il resto la gara viaggia sui binari dell’equilibrio: il palleggio degli ospiti contro la tensione verticale dei rossoblù che cercano con più frequenza le aperture sugli esterni. È un episodio casuale al 27’ a rompere lo stallo: Verdi avanza palla al piede fino al limite dell’area e cerca un compagno in mezzo, la deviazione decisiva di Danilo con la punta del piede scavalca Bizzarri per l’1-0 del Bologna. I friulani si scuotono e agguantano subito il pari: pennellata al bacio di Adnan, nè Masina nè Di Francesco chiudono la diagonale su Widmer e per lo svizzero è un gioco da ragazzi piazzare il pallone di testa alle spalle dell’incolpevole Mirante con l’aiuto del palo sinistro: al 34’ è 1-1.

Primo tempo aperto, con pochi falli e tanti cambi di fronte. Giusto il segno "x" all’intervallo. Si riparte con De Paul per Maxi Lopez. Un cambio che si rivelerà decisivo. Dopo appena un minuto, infatti, si può già registrare la traversa di Lasagna (in fuorigioco) sul servizio in profondità del numero 10. I due ci riprovano pochi secondi dopo e stavolta vanno a segno: azione a tutta velocità dei bianconeri, assistenza dell’argentino e tocco vincente dell’ex Carpi solo davanti a Mirante. Partita ribaltata. Donadoni aumenta le sue bocche di fuoco con Palacio per Nagy ma i padroni di casa rischiano ancora: contropiede dritto per dritto di De Paul per Lasagna, passaggio al centro per l’accorrente Barak e staffilata in diagonale dell’ex Slavia Praga ma Mirante fa il miracolo in tuffo togliendo il pallone dalla porta con la mano aperta. Fiammata rossoblù alla mezz’ora: imbucata di Pulgar per Destro che con un movimento da attaccante vero si gira e calcia in diagonale col destro, Bizzarri risponde presente. L’estremo difensore si ripete sessanta secondi dopo: sulla punizione dalla trequarti funziona ancora l’asse Pulgar-Destro, l’attaccante si ritrova tutto solo in area e tenta lo stop a seguire e tiro al volo ma trova un muro nel portiere avversario. Al 38’ Barak si mette in proprio e cerca l’angolo lontano con il sinistro da fuori, pallone sul fondo. Nel convulso e lunghissimo finale (ben sette minuti di recupero) non ci sono grosse emozioni a parte un colpo di testa centrale di Mirante bloccato a terra dal collega Bizzarri. Udinese a 27 (a tre lunghezze dalla Samp sesta), Bologna a 24. Per la squadra del tecnico pescarese un finale d'anno strepitoso.

«L'Udinese punta a migliorarsi e a continuare così. Se dobbiamo proprio mirare a qualcosa direi che non vogliamo tornare nella parte destra della classifica». Cerca di non esaltarsi troppo Massimo Oddo, nonostante la quinta vittoria di fila, un'impresa che «non riesce neanche alla Juve», al termine di un mese di dicembre in cui la sua squadra si è dimostrata una delle più in forma del campionato. «Stiamo facendo qualcosa di incredibile», ammette il tecnico chiamato a sostituire Delneri. La vittoria di Bologna è arrivata proprio contro il ct che lo aveva escluso dalla nazionale agli Europei del 2008. Oddo però non porta rancore: «Sono diventato allenatore quindi Donadoni fece benissimo. Il mister è stato una persona eccezionale, io ho sempre giocato con lui. Ha fatto le sue scelte come io faccio le mie ogni domenica». Dopo il pareggio di Widmer nel primo tempo, è nella ripresa che i friulani hanno cambiato il volto della partita soprattutto grazie all'ingresso di De Paul per Maxi Lopez. «Non è stato un cambio per demerito, Maxi aveva fatto un'ottima partita - spiega Oddo - ma avevo bisogno di caratteristiche diverse in campo per mettere più in difficoltà il Bologna». Il gol del 2-1 con una serie di tocchi di prima e la finalizzazione in rete di Lasagna è il marchio di firma dell'Udinese targata Oddo: «L'ho rivisto meglio dopo la partita, non mi ero reso conto della bellezza dell'azione. Probabilmente il Bologna non meritava di perdere oggi. Ma la mia squadra ha saputo ripartire ed essere cinica». Per Donadoni invece è stato un fine anno molto amaro: «Mi brucia parecchio questa sconfitta e non riesco a farmela scivolare addosso. Sul primo gol c'è stato un'errore di comunicazione e forse siamo stati un po' acerbi, ma non meritavamo di perdere. Partiamo sempre con un attimo di ritardo e quando di fronte abbiamo gente che ha spinta, come Lasagna in occasione del 2-1, questo lo puoi pagare. Bisogna guardare meno ai preziosismi ed essere più concreti, se si perde la palla bisogna rialzarsi e continuare». Il tecnico rossoblù, visibilmente amareggiato, ora chiede ai suoi di non abbattersi e guardare avanti: «Bisogna prevedere le situazioni e non essere scontati, ma in questo non siamo ancora bravi. Pensiamo alla prossima, ma dobbiamo capire i nostri errori. Bisogna avere delle priorità nella vita come nello sport».