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Ugolotti studia un nuovo Teramo per cambiare rotta

Caidi, Scipioni e Spighi potrebbero essere le prime mosse. Per i biancorossi in arrivo tre partite in sette giorni

TERAMO. Sono in arrivo tre partite in sette giorni per il Teramo. Alla gara interna di domenica contro il Sudtirol faranno seguito il recupero di mercoledì, al Bonolis, contro il Pordenone e la trasferta di Padova del 26 febbraio. E' un inizio in salita quello che attende il nuovo tecnico Guido Ugolotti, terzo allenatore scelto dal patron Luciano Campitelli, dopo Zauli e Nofri, per provare a traghettare il Diavolo verso la salvezza.

Ugolotti, in questi primi giorni alla guida del Teramo, sta studiando con attenzione la rosa per capire quale possa essere il modulo migliore da adattare alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Il tecnico di origini toscane proporrà la difesa a quattro. Ed è proprio nel reparto arretrato che potrebbero tornare d'attualità i nomi di due elementi della vecchia guardia, cioè il centrale Nebil Caidi (accantonato da Zauli per scelta tecnica) e il terzino Stefano Scipioni (reduce dal breve esilio punitivo nella Berretti e da un lungo infortunio). Nel caso in cui Caidi venisse rilanciato tra i titolari, l'indiziato a lasciargli il posto sarebbe Camilleri (uno dei nuovi acquisti di gennaio), apparso piuttosto spaesato nelle due gare giocate finora. Più complicate, invece, le scelte che attendono Ugolotti a centrocampo e in attacco. Molto dipenderà dal modulo di base (la partitella di oggi potrebbe dare qualche indizio in vista del Sudtirol), anche se appare difficile giocare con due mediani compatibili, considerando che non c'è un centrocampista abile nell'interdizione da affiancare al regista Amadio.

Più probabile la conferma del centrocampo a tre, con il rientrante Spighi, ex Spal, in rampa di lancio per un posto sull'out destro. C'è poi da risolvere l'enigma-Baccolo: il 26enne ex Catanzaro, schierato da mezzala destra, sta offrendo un rendimento insufficiente.

Tanti i dubbi nel reparto avanzato: le caratteristiche di Petrella, Di Paolantonio e Tempesti potrebbero spingere Ugolotti a non giocare con il trequartista (se così fosse gli spazi per Carraro si ridurrebbero ulteriormente) e a lanciare il 4-3-3, con Sansovini (o Barbuti) al centro del tridente offensivo.

Da ieri, intanto, è al lavoro anche il vice di Ugolotti: si tratta di Manolo Liberati, classe 1974, ex tecnico del Monterotondo. Riposo precauzionale per Caidi (affaticamento) mentre Camilleri si è allenato a parte. Il Sudtirol, prossimo avversario del Teramo, si presenta al Bonolis in un buon momento di forma (una sconfitta nelle ultime sette gare) e con una classifica che ha un margine abbastanza rassicurante (+5) rispetto alla zona play out.

«Ci attendono molte insidie», dice il tecnico degli altoatesini William Viali, «perché il Teramo ha una rosa di tutto rispetto ed è in una fase delicata della sua stagione. Ci sarà un’atmosfera particolare. Lo stadio dei biancorossi è famoso per essere caldo. L'ennesimo cambio dell'allenatore, inoltre, complicherà le cose per noi perché non sappiamo quali novità tattiche andremo ad affrontare».

Gaetano Lombardino

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