Verratti e il mondiale: "Gioco in Champions, ma non so se basta"

Il centrocampista del Psg stella della massima competizione continentale potrebbe restare fuori dalla lista per i Mondiali

Tutti in piedi per applaudire Marco Verratti, il 21enne talento di Manoppello protagonista dei quarti di finale di Champions League con la maglia del Paris Saint Germain. I giudizi sulla prestazione del centrocampista ex Pescara contro il Chelsea sono stati pressoché unanimi. Buono il primo tempo, malgrado qualche pallone perso, ottimo il secondo. Ha personalità da vendere Marco Verratti che gioca un quarto di Champions con lo stesso spirito di una sfida tra amici. Lancio lungo millimetrico, dribbling e una visione di gioco da far invidia. E’ un idolo del Parco dei Principi Marco Verratti ed è molto considerato dai compagni di squadra. Anche da Zlatan Ibrahimovic – l’infortunio muscolare lo terrà lontano dai campi per un mese– che, notoriamente, spende poche parole su chi non è... Ibra: «Ha classe mondiale». Non a caso è l’unico italiano (insieme agli altri del Psg) ad essere rimasto in lizza per la Champions e si avvia alla conquista del secondo titolo francese. In tutto questo contesto stona un fatto: che potrebbe rimanere fuori dalla lista dei convocati per il Mondiale.

Un insulto alla logica del calcio, rilevato anche dal maggiore quotidiano sportivo italiano: la Gazzetta dello sport

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E dal quotidiano la Repubblica, che ha intervistato il campioncino di Manoppello: «L’unica cosa che posso fare è continuare a far bene nel Psg», dice Verratti nell'intervista rilasciata da Andrea Sorrentino. «Prima delle convocazioni non ci sono amichevoli e mi rimane solo il club per convincere il ct. Comunque io ringrazierò a vita Prandelli: mi ha dato fiducia che avevo 19 anni e giocavo in B... E ogni volta che mi convoca è un orgoglio. Prandelli fa le sue scelte e io le accetto. In azzurro è pieno di giocatori bravissimi e lui ha ragione quando dice che devo migliorare, ci mancherebbe».

Il ct Cesare Prandelli è titubante, anzi secondo alcuni rumors l’avrebbe già escluso dalla lista. La notte dell’amichevole Spagna-Italia a Madrid, nel dopo partita, il ct, a taccuini chiusi, avrebbe fatto capire che non tiene in considerazione Verratti perché lo ritiene tatticamente immaturo. Una confidenza più che un giudizio ufficiale. Che, però, spinge chi si diletta nel fare le previsioni dei convocati a tenere fuori Verratti. All’ex biancazzurro viene rimproverato di rischiare troppo nei dribbling davanti alla difesa e di essere impreciso. Bene, ci sono alcuni dati della partita di mercoledì sera che testimoniano il contrario.

Premesso che quel “rischiare troppo” («se non lo facesse perderebbe la sua spontaneità», il pensiero di Laurent Blanc, tecnico del Psg) rientra nello stile delle giocate del ragazzo, contro il Chelsea ha mandato a buon fine 79 passaggi su 85; ha indovinato 3 dribbling su 4 e ha azzeccato 13 passaggi su 15 in zona d’attacco. Non bastasse ha recuperato otto palloni (nessuno ha fatto meglio) e ha subito sette falli. Numeri che non hanno bisogno di ulteriori commenti, specialmente per chi ha visto la partita ed è rimasto ammaliato dalla sfrontatezza e dalle qualità tecniche messe in mostra da Verratti.

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