mondiali 2018

Verratti, Immobile, Insigne: è Italia, sembra il Pescara

I tre gioielli di Zeman di nuovo insieme dopo la promozione del 2012. Stasera alle 20,45 al Barbera di Palermo la partita contro l'Albania valida per la qualificazione ai mondiali

Insieme hanno portato il Pescara in serie A nel 2012. Insieme, stasera, proveranno a schienare l’Albania del capitano del Delfino Memushaj nella strada che porta ai Mondiali del 2018. Italia-Albania non è una partita qualsiasi per i tifosi biancazzurri; tutti incollati davanti alla televisione in una sorta di operazione nostalgia per vedere all’opera tre dei protagonisti di una stagione fantastica. E’ una soddisfazione che per una serata mitigherà la delusione di un campionato disastroso che più passa il tempo e più diventa indegno. Tutti insieme: Marco Verratti, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile in maglia azzurra, dopo che per un anno hanno regalato spettacolo, gol, vittorie e... la serie A al Pescara. Erano pressoché sconosciuti al grande pubblico quando li prese in consegna Zdenek Zeman. Era l’estate del 2011 e Verratti faceva fatica a tenere i ritmi del boemo in allenamento; Lorenzo Insigne, che li conosceva essendo stato con il boemo a Foggia, era avvantaggiato e partì bene; Ciro Immobile, invece, la preparazione la fece con la Juve e arrivò a Pescara poco dopo Ferragosto, pochi giorni prima dell’esordio a Verona. Dal Bentegodi fino... al Barbera di Palermo. In mezzo tanto Pescara, l’unico che riuscì a vincere il campionato di serie B. Primo davanti al Torino di Ventura, oggi ct azzurro. Fu proprio Insigne, su lancio di Verratti, a castigare con una prodezza i granata nella sfida verità del maggio del 2011 all’Adriatico-Cornacchia vestito a festa. Da allora non avevano mai più giocato insieme dall’inizio. Stasera li riunisce Ventura, non con il 4-3-3 zemaniano, ma con il 4-2-4 con cui l’Italia andrà all’assalto dell’Albania. E davanti alla televisione la partita avrà un sapore speciale per i tifosi biancazzurri: la regia di Verratti, i tagli di Insigne e il fiuto del gol di Immobile. (Clicca qui per vedere il trio all'opera)

Sembrerà di tornare indietro negli anni. Gongolerà, soprattutto, Zdenek Zeman che li ha cresciuti e lanciati. Chi in Francia (Verratti), chi nella casa madre napoletana (Insigne) e chi ha fatto il giro d’Europa tra Germania e Spagna, tranne poi tornare in Italia (Immobile) dove si trova più a suo agio. Ognuno ha preso una strada diversa, ma tra di loro è rimasta l’amicizia che ha poi coinvolto le famiglie. Sono rimasti in contatto negli anni. Tutti speravano di avere questa possibilità che oggi Ventura mette a disposizione nella speranza di vedersi ricambiare la fiducia. Verratti con De Rossi al fianco, una coppia inedita in mezzo al campo; Insigne largo sulla fascia e Immobile al centro dell’attacco insieme al capocannoniere Belotti. Il talento di Verratti nel 2011 era conosciuto a tutti, doveva sbocciare, ma era chiaro che aveva qualità superiori alla norma. Zeman arretrò il suo raggio d’azione di qualche decina di metri: da trequartista a regista di centrocampo; Insigne aveva già fatto gol a Foggia, in Lega Pro. Immobile, invece, deve dire grazie a... Riccardo Maniero. Sì, perché era l’attaccante oggi al Bari il centravanti del tridente zemaniano provato in precampionato. Poi, però, sul volo Pescara-Verona i pantaloni della tuta accorciati sulle ginocchia di Maniero, sordo ai richiami dello staff del boemo, non piacquero a Zeman che lo lasciò in panchina e lanciò Immobile. Che segnò un gol e propiziò un autogol. Da lì la strada verso il titolo di capocannoniere della B e il grande calcio. Da lì è partita la favola biancazzurra, che stasera diventa azzurra.

@roccocoletti1

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