Verratti: le pressioni mi caricano

«Trequartista o centrocampista, l'importante è fare bene con il Pescara»

 PESCARA. Il fenomeno, il folletto, il "Messi dell'Adriatico", ma anche il gufetto. E' stato chiamato in tutti i modi. I pareri si dividono quando si disquisisce sul ruolo che dovrebbe ricoprire: trequartista o metodista? Marco Verratti vuole solo giocare e vincere con il Pescara. Le chiacchiere, critiche e supposizioni non gli interessano. «Io mi trovo bene ovunque». Certo, però da regista sta facendo vedere cose importanti. «Sì, perché mi piace ricevere palla per giocarla». Addirittura l'ultimo paragone è stato con Pirlo. «Magari come lui. Questo ruolo mi piace, però io faccio quello che mi dicono di fare. Posso giocare sia da trequartista, ma anche da centrocampista puro. Per me non è un problema». Verratti maturo anche sotto il profilo caratteriale: «Le pressioni? Mi piace averle, perché a volte aiutano. Prima della gara con il Crotone il mister mi ha caricato tanto. Mi fa sentire importante e per questo motivo io cerco di dare l'anima in campo».  In che modo Di Francesco carica il 18enne biancazzurro? «Lui mi dice sempre di giocare come so fare, senza pensare a quello che mi circonda. Devo essere spensierato e devo divertirmi».  Il folletto si diverte, ma in campo inizia anche a fare il duro. «Io picchiatore? Guardate che anche gli avversari menano. Con il tempo ho imparato ad essere un duro. L'anno scorso mi insegnava Coletti a "picchiare", adesso Tognozzi è quello che mi aiuta tanto».  Il gioiello biancazzurro nel frattempo dai piccoli tifosi e dagli amici viene chiamato il gufetto. «E' un nomignolo che mi ha dato la mia ragazza Laura, perché dice che assomiglio a un gufo. Adesso in tanti mi chiamano così».  Con Laura è fidanzato da oltre due anni e con lei vede un futuro importante. «Siamo entrambi di Manoppello, anzi abitiamo a pochi metri di distanza. E' presto per parlare di matrimonio, perché siamo giovanissimi, però mi trovo bene con lei».  Verratti adora il calcio, la ragazza e soprattutto il suo paese. «Sono orgoglioso delle mie radici, sono orgoglioso di essere di Manoppello. Dopo le partite non mi piace andare nei locali alla moda perché preferisco stare nel mio paese. Con gli amici con cui sono cresciuto. Sono legatissimo alla mia terra, anzi un giorno quando smetterò con il calcio mi piacerebbe aprire un bar a Manoppello».  Però, a breve il futuro potrebbe essere lontano dall'Abruzzo. L'Atalanta è in pole position per comprare la metà del cartellino di Verratti. Le due società sono a lavoro da qualche settimana per chiudere la trattativa a non meno di 1,5 milioni di euro per la comproprietà. «Mi dicono che ho degli estimatori, però preferisco non andare via da Pescara. Ho voglia di crescere con questa maglia almeno per un'altra stagione».  Atalanta, Parma, Napoli, quale squadra piace a Verratti? «Io dico sempre Pescara, però Napoli mi piace come piazza. Anche l'Atalanta per i giovani è un grande club».  Notiziario. Nicco è tornato nel gruppo. Il mediano, che si era infortunato contro la Reggina, torna disponibile per la trasferta di Piacenza. Ancora differenziato per Tognozzi e Cascione, i quali potrebbero tornare utili alla causa tra poco più di 10 giorni. Al Garilli mancherà il terzino Petterini squalificato: al suo posto giocherà Capuano. Tornerà Zanon in difesa.

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