Zeman: la serie A? Ci proviamo 

Il tecnico resta ottimista nonostante le incognite del mercato e l’organico troppo ampio

PESCARA. Sfuma un obiettivo per l’attacco. La priorità è sfoltire la rosa e i tempi lunghi ritardano inevitabilmente le mosse in entrata. Così, con un vero e proprio blitz ieri il Parma ha piazzato il colpo Roberto Insigne che andrà a rinforzare la squadra allenata dal pescarese Roberto D’Aversa. Per carità, il Delfino avrà tempo e modo di trovare un altro interprete per il ruolo di esterno offensivo, magari più forte del fratello d’arte, però l’epilogo testimonia quanto sia pericoloso procrastinare i movimenti in uscita. La situazione attuale apre uno scenario a tinte fosche. Per rendere meglio l’idea occorre approfondire due concetti. Il primo riguarda la forza oggettiva della rosa, il secondo la sua adattabilità al calcio zemaniano. Sul discorso relativo all’organico non dovrebbero esserci dubbi.
Il Pescara retrocesso in serie B possiede un elenco di calciatori che in cadetteria potrebbero fare una bella figura. Al momento, tutti gli addetti ai lavori inseriscono il Delfino tra le prime cinque o sei squadre della B. La coppia di portieri formata da Fiorillo e Pigliacelli offre ampie garanzie, in difesa i vari Bovo, Fornasier, Zampano, Biraghi sono elementi quotati per la categoria. Stesso discorso per il centrocampo: Brugman, Memushaj e via discorrendo sono in grado di dare un contributo elevato. E in attacco Ganz, Nicastro, Benali sono delle certezze, mentre l’esordiente Mancuso e i tanti giovani (Capone, Del Sole, Latte Lath) sembrano avere le carte in regola per imporsi. E non dimentichiamo Cappelluzzo che scalpita per dimostrare le sue qualità, o lo stesso Pettinari (se resterà). Che non sarà una prima scelta, ma in questi anni ha accumulato una discreta esperienza in B. Insomma, non è un’eresia affermare che pochi club di B hanno una forza d’urto superiore a quella del Pescara. Tuttavia, i dubbi sorgono quando si analizzano i profili rapportandoli alla loro attitudine al calcio del boemo. Da questa angolazione, le potenzialità evaporano a tal punto da poter ritenere il Delfino una squadra incompleta e non irresistibile, seppur in rosa siano presenti 39 calciatori. Questo perché Zeman ha bisogno di giocatori con determinate caratteristiche. Con il boemo non basta essere oggettivamente forti, serve qualcosa in più, bisogna calarsi completamente nella sua mentalità. Basta ricordare un precedente per chiarire il concetto. Nella sua seconda esperienza alla Roma, il tecnico di Praga preferì Tachtsidis a De Rossi per ricoprire il ruolo di play maker.
Alla luce di tutto ciò, viene naturale chiedersi se i tanti calciatori che attualmente sono alle dipendenze di Zeman siano realmente funzionali al suo progetto tattico. Su Fiorillo abbiamo parlato in varie circostanze. Un portiere che ha già vinto due campionati di B (e perso una finale play off) può essere considerato un lusso per la categoria, ma una sua partenza non spingerebbe il boemo a strapparsi i capelli. Stessa cosa per i vari Coda, Biraghi, Bovo, Memushaj, Benali, Brugman, Nicastro e tanti altri. Per non parlare di Bruno, Stendardo, Campagnaro. Elementi che quasi sicuramente troverebbero spazio in tutte le squadre di B, ma che non sembrano profili adatti per le idee dell’allenatore.
Perfezionare le cessioni di alcuni darebbe la possibilità alla dirigenza di accontentare il boemo ingaggiando tre o quattro calciatori più funzionali al progetto. In ogni caso il boemo resta ottimista: «La serie A? Ci proviamo, in fondo si aspira sempre al massimo», ha detto al Corriere della Sera. Domani alle 17,30 i biancazzurri affronteranno il Teramo ad Avezzano.
Mercato. Sembrava cosa fatta il passaggio di Jacopo Dezi al Bari, ma ieri con un vero e proprio blitz il Parma ha chiuso l’operazione con il Napoli ingaggiando il centrocampista rosetano a titolo definitivo, anche se il Napoli si è riservato il diritto di recompra. Poco dopo gli emiliani hanno chiuso col Napoli per il prestito di Roberto Insigne. Infine, l’ex pescarese Daniel Di Nicola ha firmato per la Virtus Francavilla .
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