Addio a Bonolis, lo storico “dottore” del Teramo calcio

Il medico sportivo aveva 72 anni ed era ricoverato a Pavia. Curava i biancorossi dal ’71

TERAMO. Con la sua immancabile pipa, durante le partite, si fiondava in campo per soccorrere un giocatore infortunato. Una scena che rimarrà scolpita nella mente di generazioni di teramani. Per 42 anni Gaetano Bonolis è stato non solo il medico sociale del Teramo ma anche un amico e un punto di riferimento per tutti. Il dottor Bonolis, detto Nino, se n'è andato per sempre, nella notte tra venerdì e sabato, sconfitto da una grave malattia per la quale era ricoverato da circa un mese all'ospedale di Pavia. Il 72enne cardiologo teramano lascia la moglie Maria Dea Di Giuseppe, ex insegnante del liceo classico di Teramo, i figli Alessandro e Paolo e due nipoti. La salma dello storico medico sociale biancorosso farà ritorno in città nel pomeriggio di oggi. La camera ardente verrà allestita nella sua casa di via Irelli. Domani, alle 15, i funerali nel duomo.

Gaetano Bonolis lavorava con il Teramo calcio dal 1971. La sua scomparsa arriva ad un anno di distanza da quella di un'altra figura che per 11 anni (dal 1997 al 2008) ha fatto la storia del calcio cittadino, l'ex presidente Romano Malavolta jr, morto a Roma il 23 aprile del 2012. Proprio all'inizio dell'era Malavolta, Bonolis aveva sconfitto un tumore curandosi per diversi mesi a Lione, in Francia. Il cardiologo teramano è stato, tra l'altro, direttore sanitario del Centro aprutino di medicina dello sport oltre che presidente del Panathlon e dell'associazione medici sportivi. Tre giorni fa era stato assolto dall'accusa di aver somministrato (nel 2007) un'infiltrazione contenente un farmaco proibito all'ex attaccante del Teramo Florian Myrtaj.

LE REAZIONI. La notizia della morte di Bonolis si è sparsa in città fin dalle prime ore di ieri destando molta commozione negli ambiti sportivi e non solo. Il Teramo calcio, durante la conferenza stampa del sabato, ha ricordato il suo medico sociale attraverso le parole del direttore generale Massimo D'Aprile e dell'allenatore Roberto Cappellacci. «Lo avevo sentito pochi giorni fa per parlare delle iniziative per il centenario del calcio teramano. E' stata davvero una persona di grande spessore umano e culturale», racconta D'Aprile, «che ha dato tanto e di più, attraversando anche dei momenti particolari ma non facendo mai mancare la sua vicinanza al Teramo. Da parte della società va un abbraccio forte alla famiglia». Cappellacci ha aggiunto: «Era davvero squisito. Ci mancherà tanto e non sarà facile ritrovare negli ambiti calcistici una persona così intelligente e di spirito». Il sindaco Maurizio Brucchi ha descritto così Bonolis: «La nostra città perde un teramano vero, che ha amato la sua terra e la sua gente con esemplare e indimenticabile passione». Commosso il ricordo di Giancarlo Pulitelli, ex bomber del Teramo degli anni 70: «Stento ancora a crederci. Aveva uno spirito incredibile e rideva su tutto quello che aveva passato nella vita. Lo conoscevo da 40 anni, da quando mi visitò al mio arrivo a Teramo. Rimarrà una delle persone più care e umane che ho incontrato nel mondo del calcio». Il Teramo scenderà in campo con il lutto al braccio in occasione del derby in programma domenica prossima, a Piano d'Accio, contro L'Aquila.

Gaetano Lombardino

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