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Alba, apre l’accademia della moda
Formerà tecnici dell’abbigliamento e della pelletteria. Il 22 via al primo corso
ALBA ADRIATICA. Ad Alba Adriatica, storico polo produttivo delle borse e altri accessori nell'importante distretto della Val Vibrata, nasce la prima accademia di pelletteria di tutto il Sud Italia. Il progetto è ambizioso: 30 docenti e 150 studenti ogni anno che apprenderanno diverse tipologie di lavoro artigianale, anche afferente al settore dell’abbigliamento e della pellicceria, per rispondere al fabbisogno delle imprese italiane che puntano sul Made in Italy.
L’apertura della Nuova accademia moda italiana “Nami”, unico esempio di questo tipo a sud di Firenze, è vicinissima: il 22 ottobre partirà il primo corso di formazione per 8 studenti per conto di un’azienda locale che poi li assumerà direttamente. La scuola è stata inaugurata ieri pomeriggio in via Duca degli Abruzzi alla presenza di una grande fetta dell’imprenditoria interessata della Val Vibrata e non solo, che lavorerà a stretto contatto con l’accademia. A presentarla alla stampa prima dell’inaugurazione, infatti, oltre a Rita Annecchini, direttrice della Nami e della società Pianeta Formazione che l’ha ideata, sono stati anche Francesco Palandrani e Bruno Nardinocchi, rispettivamente presidente e vicepresidente del consorzio eccellenze artigiane Atea, che conta 60 imprese della zona del settore della pelletteria e dell’abbigliamento e che collaborerà con la scuola per individuare il fabbisogno del territorio di tecnici.
«Gli obiettivi sono ambiziosi ma realistici: potenziare il territorio attraverso nuove competenze professionali, sviluppare un connubio tra innovazione e artigianalità, avvicinare le giovani generazioni al settore pelletteria e abbigliamento», ha commentato Annecchini prima di passare la parola a Germano De Santis, direttore del dipartimento attività economiche della Regione, Carlo Amoroso, dirigente regionale del servizio formazione e orientamento professionale, Elena Salvaneschi, direttrice dell’Associazione italiana pellicceria, Silvano Pagliuca di Confindustria Chieti-Pescara, e Gloriano Lanciotti, presidente della Camera di commercio di Teramo, che hanno promesso supporto al progetto. Presente anche il sindaco Antonietta Casciotti, che ha parlato di «importante opportunità per il territorio, sia culturale che sociale e imprenditoriale».
Luca Tomassoni
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’apertura della Nuova accademia moda italiana “Nami”, unico esempio di questo tipo a sud di Firenze, è vicinissima: il 22 ottobre partirà il primo corso di formazione per 8 studenti per conto di un’azienda locale che poi li assumerà direttamente. La scuola è stata inaugurata ieri pomeriggio in via Duca degli Abruzzi alla presenza di una grande fetta dell’imprenditoria interessata della Val Vibrata e non solo, che lavorerà a stretto contatto con l’accademia. A presentarla alla stampa prima dell’inaugurazione, infatti, oltre a Rita Annecchini, direttrice della Nami e della società Pianeta Formazione che l’ha ideata, sono stati anche Francesco Palandrani e Bruno Nardinocchi, rispettivamente presidente e vicepresidente del consorzio eccellenze artigiane Atea, che conta 60 imprese della zona del settore della pelletteria e dell’abbigliamento e che collaborerà con la scuola per individuare il fabbisogno del territorio di tecnici.
«Gli obiettivi sono ambiziosi ma realistici: potenziare il territorio attraverso nuove competenze professionali, sviluppare un connubio tra innovazione e artigianalità, avvicinare le giovani generazioni al settore pelletteria e abbigliamento», ha commentato Annecchini prima di passare la parola a Germano De Santis, direttore del dipartimento attività economiche della Regione, Carlo Amoroso, dirigente regionale del servizio formazione e orientamento professionale, Elena Salvaneschi, direttrice dell’Associazione italiana pellicceria, Silvano Pagliuca di Confindustria Chieti-Pescara, e Gloriano Lanciotti, presidente della Camera di commercio di Teramo, che hanno promesso supporto al progetto. Presente anche il sindaco Antonietta Casciotti, che ha parlato di «importante opportunità per il territorio, sia culturale che sociale e imprenditoriale».
Luca Tomassoni
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