Alberghiero e Agrario sbarcano in carcere

Con il nuovo anno scolastico a Castrogno aprirà la scuola carceraria È l’unica sede distaccata in carcere di un istituto superiore in Abruzzo

TERAMO. Apre a Teramo la prima scuola carceraria d’Abruzzo. Una settantina in tutto i «detenuti studenti» che da settembre frequenteranno, in una scuola in pina regola, le lezioni dell’Alberghiero e dell’Agrario. Ma lo faranno da dietro le sbarre della casa circondariale di Castrogno. Quella del carcere in pratica sarà una sede distaccata dell’istituto superiore «Di Poppa-Rozzi» e sarà articolata in due pluri-classi: una per l’Agrario, con gli allievi di prima, terza e quinta; e una per l’Alberghiero che accoglierà, invece, quelli di prima, terza e quarta. I docenti saranno nominati direttamente dal ministero e, oltre alle materie teoriche, insegneranno anche quelle pratiche e di laboratorio previste dai due indirizzi di studio.

DETENUTI CHEF E AGRICOLTORI. In particolare, la cucina del carcere farà anche da laboratorio per i futuri chef di Castrogno, mentre per l’Agrario ci sono già a disposizione un fragoleto, un giardino-vivaio curato dalle detenute e un orto coltivato a suolo dai carcerati della prima sezione.

Tutte aree nate in questi anni grazie all’impegno di docenti e studenti della scuola di Piano D’Accio, che da tempo collabora con la casa circondariale in progetti rieducativi. «Tutti hanno diritto ad avere un’altra opportunità», spiega così l’iniziativa l’ormai ex dirigente scolastica Silvia Manetta (nella foto) da quest’anno in pensione (sarà sostituita da Caterina Provvisiero). «I detenuti sono persone che fanno i conti con il passato in cella», aggiunge la Manetta, « è giusto che abbiano un’occasione per reinserirsi nella società, a partire dalla formazione e dal lavoro». E i primi esempi di questo percorso verso una vita normale ci saranno già quest’anno, con i primi dieci maturandi in Agraria.

Tra questi c’è anche Salvatore Parolisi, l’ex caporalmaggiore dell’Esercito di stanza al 235° reggimento Piceno condannato in appello all’Aquila a 30 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea, che a giugno ha conseguito l’idoneità per la quinta classe.

BOOM D’ISCRITTI ALL’ALBERGHIERO. Con il taglio del nastro della nuova sede carceraria, Manetta lascia la sua carriera di dirigente scolastico dopo 38 anni di servizio, dei quali gli ultimi quattro passati alla guida del «Di Poppa-Rozzi». «È l’ultimo fiore all’occhiello della mia carriera», spiega, «e spero lo sia per l’intera città». Il bilancio di questi quattro anni della dirigente scolastica nelle due scuole teramane, è positivo. Complice la crisi che sta spingendo molti ragazzi a scegliere istituti professionali, quest’anno l’Alberghiero registra un altro boom toccando i 1.200 iscritti. Undici le nuove prime classi, quasi 240 gli arrivi provenienti dalle medie. Numeri che hanno costretto a chiedere alla Provincia la disponibilità, da settembre, di 10 aule nel vicino istituto superiore «Comi». «Quando sono arrivata, gli iscritti erano 700», commenta la Manetta, «adesso il “Di Poppa” è un piccolo esercito di ragazzi che qui si preparano in modo professionale a entrare nel mercato del lavoro.

Quest’anno sarà aperto un terzo laboratorio di cucina e avremo anche i primi diplomati in pasticceria». Stesso trend all’Agrario «Rozzi» che per il terzo anno consecutivo conferma tre prime classi. Recuperati i 70 ettari di terreno circostanti per le attività scolastiche, mentre è in arrivo un finanziamento da 500mila euro per realizzare due laboratori (per la lavorazione dell’uva e dell’oliva) e per allestire il primo museo dei vini d’Abruzzo.

Fabio Marini

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