Anche la Regione dice: tigli da abbattere 

Una relazione affidata a specialisti: «Piante gravemente malate, rappresentano un pericolo per chi transita»

MARTINSICURO. Anche la Regione, sulla base di una relazione affidata a specialisti, ritiene necessario il taglio dei tigli di via Risorgimento, già avviato da parte dell’Anas. Ma un coro unanime di no a questo taglio si è levato nel corso del consiglio straordinario sulla questione tenutosi martedì sera nella sala consiliare di Martinsicuro, gremita a dimostrazione che la questione è molto sentita nella cittadina.
Consiglio truentino al completo con la partecipazione del sindaco di Colonnella Leandro Pollastrelli, del vice sindaco di Alba Adriatica Alessandra Ciccarelli e dei rappresentanti di diverse associazioni che si battono contro il taglio dei tigli, tra cui i rappresentanti del Wwf. Tra gli altri è intervenuto l’ex assessore all’ambiente Mario Marano Viola ricordando che il consiglio nel dicembre 1995, sindaco Ignazio Caputi, con votazione unanime aveva designato quel viale come patrimonio arboreo della cittadina. Il consigliere del Pd Giuseppe Capriotti, che ha presentato la richiesta del consiglio aperto insieme a Elisa Foglia (Sicambia), ha ricordato che i tigli in via Risorgimento sono stati piantumati nel 1908 e rappresentano un valore storico della cittadina oltre ad abbellire il viale di ingresso nella Val Vibrata. Nel 1995 i tigli censiti nel viale erano 111 ma dopo atti vandalici, soprattutto notturni, ne sono rimasti 89 e ora 81 dopo il taglio degli ultimi giorni da parte dell’Anas. Il sindaco di Colonnella e il vice sindaco di Alba Adriatica si sono detti pronti a portare avanti il discorso di salvaguardia degli alberi. Dai comitati è venuta fuori anche la prospettiva di sospendere il tutto in attesa dell’insediamento del nuovo consiglio regionale e la verifica puntuale delle autorizzazioni in possesso dell’Anas. Nell’intervento finale il sindaco della cittadina Massimo Vagnoni ha tracciato le linee guida per cercare di trovare una soluzione al problema: «Un tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutti gli enti interessati, sperando in una sospensiva del taglio degli alberi in attesa di una alternativa sulla viabilità. Se il tavolo non avesse successo, cercheremo di trovare soluzioni alternative. Quello di far passare via Risorgimento come strada di centro urbano della cittadina, quindi nel patrimonio di Martinsicuro, è un percorso lungo e difficilmente raggiungibile visto anche che la Provincia di Teramo, che gestiva fino a poco tempo la strada, ha passato le competenze all’Anas». Tutti gli interventi sono stati critici sulle motivazioni addotte dall’Anas, quasi esclusivamente rivolte sulla sicurezza stradale.
Al termine del consiglio il sindaco Vagnoni ha letto un documento, arrivato poche ore prima dell’inizio dell’assise, in cui l’ufficio tutela fitosanitaria delle colture, su mandato della Regione Abruzzo, ha rimesso una relazione sui tigli. E la relazione indica uno stato disastroso in cui versano gli alberi. «Alberature che da esame visivo mostrano evidenti presenze di carie del legno», vi si legge, «una patologia complessa causata da numerose specie fungine che attaccando la cellulosa e la lignina determinano la disgregazione e la degenerazione dei tessuti legnosi, soprattutto del fusto e delle grosse branche, con conseguente alterazione della consistenza e della resistenza meccanica dei tessuti e degli organi attaccati con grave pericolo di stabilità. Per molti esemplari presenti non si ravvisano possibilità di recupero o messa in sicurezza, pertanto rappresentano un grave pericolo per gli astanti. Se ne consiglia l’abbattimento». Sarà la condanna a morte per i tigli di via Risorgimento?
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