a 15 anni dall’accordo tra comune e privato 

Annunziata, via libera al piano salva-verde

GIULIANOVA. «È un piano che assicurerà un nuovo rilancio al quartiere». Così il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore all’urbanistica Fabio Ruffini hanno annunciato il via libera allo schema di...

GIULIANOVA. «È un piano che assicurerà un nuovo rilancio al quartiere». Così il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore all’urbanistica Fabio Ruffini hanno annunciato il via libera allo schema di convenzione del piano di recupero dell’Annunziata da parte della giunta comunale. La pratica ha avuto un iter lungo e complesso. L'accordo con i proprietari del comparto edificatorio, ratificato dal consiglio comunale nel 2002, prevede la salvaguardia del patrimonio arboreo e di verde esistente in quell'area grazie alla delocalizzazione delle terre edificabili in aree comunali poste più a sud. «Un accordo assai favorevole per l'amministrazione comunale», dicono Mastromauro e Ruffini, «perché, oltre al valore ambientale, il Comune cede ai privati poco più di 4.000 mq, ricevendo in cambio quasi 8.000 mq di superficie da destinare a parco. L'accordo prevedeva poi la trasformazione della destinazione d'uso dell'area destinata ai privati da ricettiva a residenziale, diminuendo del 20% le superfici edificabili». Ma una porzione già urbanizzata del quartiere era stata ricompresa nell’area protetta del Borsacchio, perciò per dare attuazione all'accordo si è dovuta aspettare la riperimetrazione dell’area, avvenuta nel 2012. Nel 2013 la variante al piano di recupero adottata dal consiglio fu bocciata dalla commissione di vigilanza regionale. Quest’ultima diede parere favorevole solo quando il Comune evidenziò che l’altezza degli edifici sarebbe stata di due piani invece dei tre previsti in precedenza, con una diminuzione dei volumi del 20%. Nel 2013 il consiglio regionale dette via libera alla variante, evitando così al Comune di restituire al ministero i 6 milioni impegnati per il quartiere.
Mirella Lelli
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