Arriva la app per comunicare con i donatori di sangue 

Progetto pilota varato dal servizio di medicina trasfusionale, abbinato al portale per le prenotazioni Il primario Lucidi Pressanti: «È importante usare nuovi mezzi per avvicinare i nostri giovani»

TERAMO. La donazione di sangue abbandona i vecchi schemi e diventa telematica. La Asl ha dato il via a una mini rivoluzione che è iniziata con la prenotazione on line (https://agendona.aslteramo.it) per sottoporsi a donazione e sta proseguendo, in via sperimentale, con una app che il donatore si può scaricare sul telefonino. A spiegare le innovazioni è Gabriella Lucidi Pressanti, direttore del servizio di immunoematologie e medicina trasfusionale. «Il nostro obiettivo è far avvicinare i giovani», spiega, «e devo dire che ci stiamo riuscendo. Ma per continuare su questa strada bisogna parlare anche il loro “linguaggio”. E la creazione di una app, che presto diventerà una piattaforma di dialogo fra noi e i donatori, va in questo senso». Quando le due innovazioni andranno a regime ci saranno anche effetti pratici non da poco: i donatori con l’appuntamento potranno evitare le attese. Anche questo elimina una delle cause che frenano l’afflusso ai centri trasfusionali.
Il servizio non è nuovo a innovazioni tecnologiche: si è da poco dotato di frigoemoteche intelligenti e braccialetti identificativi dei pazienti per trasfusioni sicure. E ora l’innovazione anche nel metodo comunicativo. «Ci deve essere un dialogo stretto, quasi amicale, fra trasfusionisti e donatori», spiega Lucidi Pressanti, «tanto che non è escluso che ci rivolgeremo a un’agenzia di comunicazione. Va fatto un investimento morale e materiale se vogliamo ottenere un risultato. Intanto l’app è un passo importante». Il dialogo ha lo scopo di rendere sicure le donazioni.
La novità è stata bene accolta dalle associazioni che collaborano in maniera stretta con la Asl per le donazioni: Fidas, Avis, Fidas Cuore e Cri. «Entrambe, a regime, elimineranno le file», esordisce Gabriella Di Egidio, presidente Fidas di Teramo, «e già questo è molto positivo. La app poi agevolerà il contatto diretto con i donatori, soprattutto i più giovani». La Fidas ha fatto uno sforzo notevole per avvicinare i giovani, soprattutto nelle scuole con ottimi risultati: se nel 2017 i nuovi donatori sono stati 275, nel 2018 sono stati 364 (su 3.623 attivi). Gli aspiranti donatori sono tantissimi, 851: devono ancora iniziare, in quanto si dà un periodo di riflessione al neofita con la cosiddetta “differita”. Le donazioni a Teramo nel 2018 sono ancora dunque in leggera flessione: da 5.234 sacche del 2017 a 5.135 del 2018.
«Con questo progetto pilota», commenta Luigi Corradetti, vicepresidente della Fidas Cuore di Giulianova e anche presidente regionale, «il donatore non perde più tempo e il centro trasfusionale riesce a pianificare l’attività: ha una ricaduta su tutto il sistema. E' importante avere una popolazione attiva ed efficiente: non è un caso se ogni anno dobbiamo trovare nuovi ingressi per assicurare il turn over». A Giulianova ci sono quasi i tremila donatori attivi e nel 2018 sono state raccolte più di 2mila sacche, 150 più del 2017.
«E’ importante rivolgersi a un pubblico più giovane», aggiunge Herbert Tuttolani, presidente provinciale Avis, attiva negli ospedali di Atri e Sant’Omero. «anche noi ci rivolgiamo soprattutto a questa fascia, per incentivare le donazioni, che secondo il trend nazionale sono in calo. Noi abbiamo tenuto botta, ma non è un dato confortante. Bisogna riprendere fila del discorso con la Asl, firmare la convenzione che disciplina raccolta di sangue e l'azienda. E’ importante anche creare una rete di comunicazione con le altre associazioni e la Asl». L’Avis nel 2018 ha raccolto 2.690 sacche: 2.529 intero, 161 di plasma (tutte ad Atri). Nel dettaglio 690 a Sant'Omero, le restanti ad Atri. Attiva da un anno è la Croce Rossa, con i comitati di Teramo, Giulianova e Roseto. «E’ un’app molto utile sia ai donatori, che possono prenotare e azzerare i tempi di attesa, sia al personale del trasfusionale che può organizzare meglio i turni, sia alla nostra associazione, per restare in contatto diretto coi donatori e informarli su iniziative e richieste specifiche di sangue», osserva Raoul Pomanti, presidente della Cri di Teramo che conta 230 donatori.
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