Assessore-operaio alla Noè Lucidi

Scuola-cantiere, Di Giovangiacomo al lavoro per evitare la figuraccia bis

TERAMO. Una corsa contro il tempo, durata tutta la giornata di lunedì fino a tarda serata, per evitare una figuraccia bis e restituire le sembianze di una scuola a quello che fino a poche ore prima era ancora un cantiere.  Un'impresa, quella di spazzare a terra, riallestire le aule e togliere i rifiuti che non si è rivelata così banale se ha richiesto addirittura l'aiuto dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, Giorgio Di Giovangiacomo che, con martello e livella alla mano, ha aiutato a fissare gli appendiabiti dei bambini.  Così è tornata alla normalità la situazione della scuola materna "Noè Lucidi", con aule pulite, banchi, giochi e attrezzature al loro posto. 

Qui lunedì i bambini delle quattro sezioni erano stati invece accolti in una sola aula mentre nelle altre regnavano ancora i resti e la polvere dei lavori finiti qualche ora prima.  Una situazione che ha scatenato le proteste dei genitori infuriati proprio nel giorno del rientro sui banchi.  Stesse scene anche alla scuola elementare dove, sempre a causa del prolungarsi di lavori di adeguamento sismico e rifacimento degli impianti, tre classi sono state sistemate in aule provvisorie e non molto spaziose. 

La 3ª A nell'ufficio del direttore, la 4ª A in biblioteca e la 4ª B in sala riunioni con tutti i bambini riuniti attorno ad un grande tavolo ovale. Ieri mattina anche per loro sono arrivati dei banchetti anche se la sistemazione provvisoria durerà ancora molto, almeno fino al 30 ottobre quando il cantiere si sposterà in un'altra ala dell'edificio. 

Dopo un primo giorno movimentato ieri la situazione è tornata dunque alla normalità: a mostrare alla stampa i progressi fatti in 24 ore è stato il sindaco Maurizio Brucchi, in visita ieri mattina nell'istituto con l'assessore Di Giovangiacomo.  «C'è stato un malinteso tra maestranze, Comune e direzione scolastica», ha detto Brucchi, «ieri mi sono scusato per i disagi, oggi è tornato tutto a posto». 

Brucchi ha spiegato che i ritardi nei lavori non sarebbero da attribuire al Comune che, anzi, si è adoperato subito dopo la fine delle lezioni a giugno per farli iniziare al più presto.  «E' servita una mia telefonata per far spostare dei computer e far partire il cantiere», ha aggiunto con una vena polemica versa la dirigenza dell'epoca, «qui si è scelto di mettere a norma un edificio storico piuttosto che di alienarlo, la Noè Lucidi non farà parte dei nuovi poli scolastici, però c'era bisogno di un adeguamento, ci aspettiamo che i lavori finiscano tra dicembre e gennaio prossimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA