Banda larga, tanti progetti ma Teramo è ancora indietro

Il presidente di Confindustria Ballone: «I piani ci sono però è necessario che vengano realizzati al più presto»

TERAMO. Mentre il governo vara il nuovo piano per la diffusione della banda ultra larga, nella provincia di Teramo Comuni ed imprese sperano che il potenziamento della connessione internet sia attivato nel modo più veloce possibile, al fine di far fronte alla difficoltà della navigazione e del trasferimento dati. Il premier Matteo Renzi ha parlato di uno stanziamento complessivo di 12 miliardi di euro, tra fondi pubblici e privati (finora messi a disposizione 2,2, miliardi), ma in Abruzzo, e nel territorio teramano, sono già attivi dei progetti che hanno lo scopo di sviluppare la velocità di connessione internet, soprattutto nei Comuni collocati in zone montuose ed isolate e nei centri maggiormente strategici da un punto di vista dei servizi e delle attività produttive.

Il primo dei progetti in questione è il piano di sviluppo rurale per il finanziamento del settore agricolo, che comporterà l’arrivo della banda ultra larga (la velocità di download è di 100 megabit al secondo) in 14 Comuni teramani: Sant'Egidio alla Vibrata, Campli, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Civitella del Tronto, Torricella Sicura, Colledara, Basciano, Cellino Attanasio, Penna S. Andrea, Crognaleto, Cermignano, Castiglione Messer Raimondo e Tossicia. Il piano è finanziato con 25 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione ed è gestito dalla Infratel Italia. Il secondo progetto è quello relativo il nuovo piano regionale 2014-2020, che mette a disposizione 26 milioni di euro per portare la banda larga (30 megabit al secondo) nelle zone industriali e nelle aree con servizi comprensoriali, ad esempio la Val Vibrata, Martinsicuro ed il territorio di Teramo. Ma ci sono anche altre iniziative tese ad incrementare la velocità di connessione internet in Abruzzo e nella provincia teramana, come il bando, gestito dalla Infratel, per la concessione di un contributo pubblico per un progetto di investimento mirante alla realizzazione di infrastrutture per la banda larga, e che riguarda 174 Comuni, per un importo di 7.350.000 euro. Si ricorda anche il piano Par-Fsc Abruzzo 2007/2013 (9.650.000 euro), che vede Giulianova, Roseto ed Atri fra le 8 città abruzzesi (per densità demografica e di servizi) che usufruiranno per prime della banda larga. Insomma, le premesse ci sono tutte per ammodernare e migliorare la diffusione di internet nel territorio provinciale, ma ora bisogna vedere se, quando e come questi interventi saranno portati a termine.

«I piani nazionale e regionale per la banda larga sono importanti, adesso ci auguriamo che ci sia velocità nel realizzarli», dichiara Agostino Ballone, presidente di Confindustria Abruzzo. «Le imprese sono molto interessate da questo sviluppo, anche perché ormai gli affari viaggiano su internet, quindi la banda larga è necessaria per lavorare meglio».

Ballone spiega come la situazione della connessione internet, in provincia, sia molto frammentaria ed insufficiente. «C’è troppa discontinuità e differenza», spiega, «tra connessione garantita ed effettiva. Ci sono zone ed imprese che devono far fronte anche alla mancanza di Adsl. Speriamo che il piano del governo e quello regionale 2014/2020 vengano attuati celermente».

Anche il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, sottolineando l’importanza dei progetti in itinere, auspica che la diffusione della banda larga ed ultra larga soccorra specialmente le zone interne ed industriali, che potrebbero trarre numerosi vantaggi dal potenziamento della connessione internet .

Sandro Petrongolo

©RIPRODUZIONE RISERVATA