Giulianova

Bimbi piccoli, niente sfratto alla rom incinta

Salta l’esecuzione del provvedimento alla donna che ha occupato abusivamente un alloggio

GIULIANOVA. Niente sfratto per la donna rom che, insieme ai suoi tre figli, ha occupato abusivamente un appartamento popolare in via per Mosciano: la famiglia, per legge, non è sfrattabile perché ci sono dei minori. A nulla, infatti, sono servite le pattuglie della polizia municipale, dei carabinieri e l’ambulanza visto che, con tre minori all’interno e uno in arrivo è impossibile eseguire lo sfratto. Essendo già assegnatari di un alloggio popolare in centro storico, l’amministrazione comunale aveva deciso di rassegnare alla donna il suo vecchio alloggio. La donna, in attesa del suo quarto figlio tuttavia, non si è scomposta più di tanto quando ieri mattina ha visto arrivare sotto l’appartamento il dirigente del Comune di Giulianova Andrea Sisino, la pattuglia dei vigili e tutti gli altri delegati allo sgombero coattivo, ordinato dal sindaco Francesco Mastromauro un mese fa. Il sindaco, infatti, si era mostrato intransigente contro questi abusi e aveva promesso il pugno duro contro questi comportamenti .

La rom, pur essendo già assegnataria di un alloggio popolare in centro storico, aveva deciso di occuparne un altro, in via per Mosciano perché riteneva il precedente troppo piccolo per lei e per la sua famiglia che si sta allargando. Gli assistenti sociali, leggi italiane alla mano, presenti anch’essi ieri mattina, hanno impedito che i piccoli venissero spostati dalla loro casa. Tra due settimane, si presenterà la stessa situazione per un’altra famiglia rom che ha occupato un altro appartamento abusivamente, semplicemente forzandone la serratura della porta, in via Oberdan. Anche questa famiglia, composta da 8 persone, tra cui quattro minori, era già assegnataria di una casa popolare in via Manzoni. Anche in questo caso, i rom avrebbero fatto irruzione nell’altra casa perché quella precedente era diventata troppo piccola per loro. Qualche settimana fa, invece, in via Di Vittorio all’Annunziata, un’altra famiglia di rom (senza minori) era stata fatta sgomberare dall’alloggio, sempre occupato abusivamente dopo averne forzato la serratura. (m.t.)

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