Bimbo morto sul campo di calcio Infermiere finisce a giudizio

PINETO. Sarà processato con rito abbreviato l'infermiere accusato di omicidio colposo per la morte di Marco Calabretta, il bimbo di 9 anni di Pineto stroncato sul campo di calcio da una fibrillazione...

PINETO. Sarà processato con rito abbreviato l'infermiere accusato di omicidio colposo per la morte di Marco Calabretta, il bimbo di 9 anni di Pineto stroncato sul campo di calcio da una fibrillazione ventricolare nel 2015. Ieri mattina l'infermiere, nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Marco Procaccini, ha chiesto di essere ammesso al rito alternativo con l’ udienza fissata a luglio.
Il pm Stefano Giovagnoni, a conclusione del fascicolo bis aperto dopo la denuncia dei familiari del piccolo, aveva indagato per omicidio colposo uno dei due infermieri a bordo della prima ambulanza, quella non medicalizzata, che quel drammatico giorno arrivò sul campo di calcio. Secondo l’autorità giudiziaria in quell’occasione il defibrillatore non venne usato, ipotesi respinta sia dall’infermiere sia degli altri presenti. Ma, sostiene la Procura, di quell’uso manca ogni traccia cartacea. In questo fascicolo inizialmente erano stati iscritti tutti i quattro componenti dell’equipaggio, ovvero due infermieri e due aiuto autisti. Per gli altri tre è stata fatta richiesta di archiviazione. La prima inchiesta sulla morte del piccolo si è chiusa con l’assoluzione del medico del 118 che era bordo della seconda ambulanza arrivata a Pineto per prestare a soccorso. Al medico (che aveva scelto il rito alternativo dell’abbreviato) veniva contestato l’omicidio colposo per il mancato uso del defibrillatore. Ma secondo la consulenza disposta dalla Procura l'utilizzo del defibrillatore avrebbe potuto salvare la vita del bimbo solo se usato entro un determinato lasso di tempo già superato al momento dell’arrivo del medico del 118.(d.p.)
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