Bollette pazze del gas, duemila ricorsi

Arrivano i primi rimborsi dopo le scuse dell'Enel, ma le somme sono basse

TERAMO. Bollette pazze del gas: mentre l'Enel chiede scusa e annuncia rimborsi, partono duemila ricorsi. Sono quelli che in circa due mesi sono stati preparati dalla sede locale della Federconsumatori, in prima fila nella tutela dei tanti cittadini che quest'estate si sono visti arrivare bollette da capogiro. «Un errore» ripete l'azienda elettrica ormai da giorni.

Ma nel frattempo in molti, e tra questi numerosi anziani che vivono con pensioni da fame, hanno già pagato. A qualcuno, soprattutto coloro che hanno la domiciliazione bancaria, qualche rimborso è già arrivato: ma, a sentire i diretti interessati, si tratta di piccole cifre, in alcuni casi nemmeno cento euro su bollette di 600, 700 e anche di mille euro. «L'elevato numero di ricorsi», spiega Pasquale Di Ferdinando della Federconsumatori, «ha consentito di raggiungere un accordo tra l'Enel e la nostra associazione che prevede l'accesso alle conciliazione di carattere paritetico».

La procedura è questa: dopo il reclamo (il modulo può essere ritirato nella sede dell'associazione) ci sono quaranta giorni di tempo: se l'azienda non risponde o se il rimborso ottenuto non soddisfa l'utente si può presentare richiesta di conciliazione. «Le problematiche riscontrate sono tante», continua Di Ferdinando, «nelle bollette pazze hanno applicato due coefficienti e i rimborsi che stanno arrivando riguardano la differenza tra i due coefficienti. Poi ci sono le fatturazioni fatte non a conguaglio per gli stessi periodi. Ogni ricorso è un caso a parte e le questioni su cui porre attenzione sono davvero tante. Noi abbiamo deciso di dare all'inizio una risposta di massa con i ricorsi, ma poi le segnalazioni vanno analizzate singolarmente». Un altro aspetto che la Federconsumatori sottolinea è che in alcuni casi «tra la fatturazione vecchia con il vecchio codice cliente e la successiva ci sono delle differenze per il consumo mai a favore dell'utente».

Una problematica articolata, dunque, per cui la Federconsumatori annuncia anche la pubblicazione di un libro nero e la diffusione di una sorta di vademecum. «Un foglio d'uso», continua Di Ferdinando, «per fornire indicazioni a tutti gli utenti su come muoversi in caso di bollette pazze».

E in questi giorni, aggiunge il referente locale dell'associazione dei consumatori, «l'Enel Gas sta inviando una lettera per annunciare il cambio di contatori che devono essere sostituiti in base ad una direttiva dell'Autorità per l'energia. Anche in questo caso bisogna fare molta attenzione alla lettera perchè la verifica prospettata prima del cambio ha un suo costo». (d.p.)

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