Briko, rottami di un suv rubato a Sant’Egidio 

Nereto, rintracciata la provenienza dei pezzi di auto ritrovati nell’ex fornace Sono di una Land Rover di un uomo del Nord Italia. Continuano le indagini

NERETO. Appartengono ad un suv Land Rover, le parti di carrozzeria sequestrate dai carabinieri della stazione di Nereto negli ex capannoni Briko. Dunque, arriva la conferma che all’interno dell’impianto di produzione laterizi dismesso, qualcuno, per ora ignoto, ha trasportato la vettura perché venisse smembrata e ricettata.
La denuncia di furto del fuoristrada era stata presentata lo scorso mese da un uomo residente al Nord. Il furto, però, era stato commesso a Sant’Egidio alla Vibrata. I carabinieri sono risaliti al mezzo immatricolato nel 2011 accertando, appunto, che qualcuno l’aveva rubato. Ora, non si sa se l’autore del furto sia lo stesso che ha poi smembrato la carrozzeria, se abbia agito su commissione e che destinazione avessero quei rottami. Sta di fatto che in quei capannoni dismessi, lontani dal centro abitato, gli autori o l’autore ha potuto lavorare abbassando le serrande in modo da non essere visibile all’esterno, specie di notte. La presenza di bombole di acetilene, anche queste sequestrate, dimostra che all’interno era stata allestita una officina clandestina.
I carabinieri della stazione di Nereto avevano fatto “visita” alla ex fornace fantasma Briko tra Nereto e Torano ponendo sotto sequestro i rottami dell’auto, di cui era stata segnalata la presenza come possibile oggetto di furto e poi smembrata. Sospetti che sono risultati essere fondati. Il controllo degli uomini dell’Arma era scattato lunedì mattina e, con l’ausilio di un carro attrezzi, era stato portato via ciò che restava della vettura. Insieme alle parti di carrozzeria erano state sequestrate le bombole di acetilene utilizzate per dissaldare le parti metalliche. Ovviamente, chi ha scelto i capannoni della Briko lo ha fatto pensando di poter agire indisturbato. L’area è dismessa da anni e venne ceduta a una società immobiliare. La segnalazione di quei “rottami” di auto era giunta ai carabinieri poche ore prima del blitz. L’area in questione è sulla strada provinciale appena fuori dal nucleo abitato di contrada Capo di Valle. L’area della ex fornace è molto ampia ed i capannoni si trovano in fondo alla cava di terra.
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