Brucchi resta in sella fino a tutto gennaio 

Il ministro dell’Interno proroga al 31 dicembre la scadenza per i bilanci nei centri terremotati. La giunta va avanti con cinque componenti

TERAMO. Non è finita martedì e non finirà neppure il 2 dicembre. La permanenza di Maurizio Brucchi alla guida dell'amministrazione comunale è destinata a prolungarsi, salvo sfiducia, almeno fino agli ultimi giorni di gennaio. Il sindaco brinderà al nuovo anno indossando ancora la fascia tricolore per effetto di un decreto appena emesso dal ministero dell'Interno che prolunga la scadenza per l'approvazione del bilancio previsione da parte dei Comuni dei crateri sismici. Il termine indicato nel provvedimento passa dall'11 novembre al 31 dicembre e con la procedura di diffida che sarà avviata dal prefetto allo spirare dell'ultimo giorno utile indicato dal decreto il sindaco potrà ulteriormente allungare (di 30 o, interpreta qualcuno, addirittura di 50 giorni) il periodo che precederà la resa dei conti definitiva. La lettera della prefettura che impone l'approvazione del bilancio entro venti giorni dal suo ricevimento in Comune non arriverà lunedì, come sarebbe stato in ossequio della precedente scadenza normativa, ma partirà dopo Capodanno e a quel punto ci sarà tempo fin quasi allo scadere di gennaio per la convocazione del consiglio che dovrebbe dire l'ultima parola sulla sopravvivenza o meno dell'amministrazione.
A suscitare il pronunciamento ministeriale sarebbe stato Brucchi, stando a quanto riferisce lui stesso, che in colloquio telefonico con il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli le avrebbe fatto notare la disparità di trattamento riservata ai Comuni dei due crateri sismici nel fissare scadenze differenziate per il varo dei rispettivi documenti contabili. Così il ministero, su proposta del sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha uniformato il termine per tutti al 31 dicembre. Brucchi insomma resterà al suo posto per almeno altri due mesi e mezzo circa, a meno che non venga sfiduciato prima dalla metà più uno dei consiglieri, ma sarà affiancato da una giunta quasi dimezzata. Nella mattinata di ieri i tre assessori di "Futuro in" gli hanno consegnato la lettera con cui ufficializzano le loro dimissioni. «La nostra è una decisione sofferta, ma presa con lucidità e a seguito di un'attenta riflessione», scrivono Franco Fracassa, Eva Guardiani e Caterina Provvisiero, che ricordano l'invito alle dimissioni rivolto dal loro gruppo al sindaco alla vigilia del consiglio per l'approvazione del bilancio andato a vuoto in mancanza del numero legale. «D'altra parte anche l'assenza in aula degli stessi consiglieri di Futuro in», fanno notare i tre assessori, «non trova diversa interpretazione se non quella di una persistente ingovernabilità politica e amministrativa». Fracassa, Guardiani e Provvisiero, dunque, prendono atto della situazione e ritengono le dimissioni un «atto dovuto e di rispetto del ruolo e della funzione da te espletata come sindaco e della città». I tre assessori uscenti ribadiscono di aver svolto i loro incarichi con «orgoglio, onestà e partecipazione» e confermano nei confronti di Brucchi la «stima di sempre».
Con l'uscita di scena di Fracassa, Guardiani e Provvisiero il sindaco si ritrova con una giunta di cinque componenti, com'era stato prospettato anche da alcune componenti della maggioranza in una delle diverse crisi che ha attraversato la coalizione dalle elezioni del 2014 in poi. Non ci saranno, però, rimpasti e nuovi ingressi. Brucchi si limiterà a riassegnare le deleghe, quasi tutte pesanti, tra gli assessori rimasti in carica. Mario Cozzi, già designato a traffico e manutenzioni si accollerà anche i lavori pubblici per contiguità con il ruolo ricoperto fino all'altro ieri da Fracassa. Sarà, insomma, un super assessore di area tecnica a cui si affiancherà Valeria Misticoni che oltre al gestire l'urbanistica riprenderà in mano i servizi sociali, passati a Eva Guardiani in occasione di uno degli ultimi rimpasti. La delega all'istruzione pubblica lasciata da Caterina Provvisiero, invece, finisce in capo a Mirella Marchese che già si occupa di personale e servizi anagrafici. Roberto Canzio aggiunge sicurezza e polizia municipale alla delega alle attività produttive, mentre il sindaco manterrà ad interim quella alla cultura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA