Cani, un colpo di spugna cancella oltre 1.200 firme

La spiaggia non si farà più: bastano dieci no in consiglio per annullare tutto Il sindaco scarica la “patata bollente” ai comitati di quartiere: «Decidano loro»

GIULIANOVA. Dieci consiglieri contrari, sei astenuti e due assenti: addio spiaggia per i cani. Si conclude così il duello tra Giusy Branella e i sostenitori di Unica Beach e l’amministrazione. Quasi 4 ore di consiglio comunale per dire no alla petizione sulla spiaggia libera con accesso anche agli animali proposta dal comitato “Tutti per Unica Beach”.

LA RACCOLTA DI FIRME. La proposta, sottoscritta da 1263 persone, residenti e non, era articolata in due punti: riproposizione della spiaggia, per la stagione estiva 2013, nella stessa ubicazione dello scorso anno sul lungomare Rodi e istituzione della stessa per cinque anni. Solo il primo punto è stato discusso, visto che il regolamento comunale, come ha spiegato Archimede Forcellese, assessore al demanio, non prevede la seconda opzione. L’ITER DELLA PETIZIONE. Più di due mesi sono trascorsi dalla data della consegna della proposta in comune da parte di Giusy Branella, medico veterinario presidente dell’associazione. Tra sparizioni e riapparizioni di firme, convalide e attese, la petizione, che sarebbe dovuta essere oggetto di discussione già lunedì scorso, approda in consiglio. All’assise, oltre a molti sostenitori di Unica Beach, anche Rudy Di Stefano, assessore all’ambiente del comune di Teramo.

PARTE IL CONSIGLIO. È Franco Arboretti, leader del Cittadino governante, a rompere il ghiaccio, chiedendo a bruciapelo «Vorremmo sapere qual è la posizione della maggioranza». Il sindaco Francesco Mastromauro risponde, anticipando già il risultato del voto, «E’ evidente che questa petizione non può essere accolta per una serie di motivi. Primo fra tutti perché si dimenticano le vicende accadute nei mesi scorsi. Adesso siamo davanti a una situazione grottesca: chi avrebbe dovuto appoggiarci, vuole imporre all’amministrazione l’ubicazione di sua idea. Sono state fatte affermazioni gravi riguardo la parte nord dei campeggi: dicendo che si trattava di una zona malsana si è creato un danno d’immagine alla città. Avevo poi più volte ribadito che l’iniziativa sarebbe stata itinerante. Saranno i comitati di quartiere del Lido e dell’Annunziata a decidere dove posizionare la spiaggia per cani nella prossima estate».

«La verità è che vi siete ritrovati in una situazione ingestibile», dichiara Laura Ciafardoni, di Progresso giuliese, «Non avete avuto il coraggio di presentare il bando a nord per non commettere gli stessi errori che avete fatto con i cittadini dell’Annunziata, che si sono visti privare della spiaggia da un giorno all’altro. Progresso giuliese ha sempre obiettato sul modo poco democratico con cui avete imposto la spiaggia». «E’ a dir poco offensivo discutere di una spiaggia il 9 agosto, a stagione balneare quasi conclusa», continua Arboretti, «Senza considerare che la spiaggia libera di Giulianova è meno del 20% del totale e che a molte famiglie fa comodo, in questi tempi, poter usufruire dei tratti liberi».

«L’amministrazione dovrebbe darci una soluzione alternativa», propone Andrea Rota, del Pdl, «come assicurare un servizio veterinario negli chalet, visto che i balneatori possono ammettere cani nei propri stabilimenti». Nonostante la lunga discussione, così come anticipato dal sindaco, la petizione popolare viene respinta.

FINE DEL SOGNO? Niente affatto. «La spiaggia per cani verrà riproposta in condizioni giuste e in collaborazione con le associazioni sorte sul territorio», conclude Mastromauro, «quando, dove e come lo decideranno i cittadini».

Intanto, impazzano i commenti su Facebook a proposito della “decisione-non decisione” dell’amministrazione e dell’abilità politica del sindaco che è riuscito a passare la palla, anzi la patata bollente, ai neonati comitati cittadini.

Margherita Totaro