Cartotecnica Egidi, via ai licenziamenti 

Aperta la procedura di mobilità per 30 dei 46 lavoratori. Sciopero e sit-in di protesta davanti alla sede dell’azienda

MARTINSICURO. Aperta la procedura di mobilità per 30 dei 46 operai della storica Cartotecnica Egidi, nella zona industriale di Martinsicuro. Un’altra industria truentina entra in piena crisi, con i dipendenti in sciopero da due giorni per avere certezze sul futuro. Ma non è il solo problema: i lavoratori, che ieri e oggi rimarranno in protesta dinanzi allo stabilimento di via dell’Industria, non percepiscono lo stipendio da due mesi e allo stato attuale non esistono certezze sulla cassa integrazione straordinaria, richiesta dall’azienda l’16 luglio non ancora concessa dal ministero del Lavoro.
Ieri mattina i dipendenti della Cartotecnica Egidi hanno dato vita così al secondo giorno di sciopero nel tentativo di tenere accesi i riflettori su una situazione complicata, ma soprattutto di grande insicurezza a causa degli avvenimenti negativi che si sono succeduti nell’ultimo periodo. «Il futuro è incerto», ammette Barbara Nicolai della Slc Cgil di Ascoli Piceno che segue la vertenza, «per l’azienda si era parlato di possibili nuovi acquirenti, ma che al momento non si vedono, mentre ora in maniera inaspettata viene aperta una procedura di mobilità per due terzi degli operai». Non solo: c’è anche il pericolo del licenziamento collettivo di tutti i 46 operai della Cartotecnica Egidi. Lo sciopero è stato proclamato dopo gli incontri infruttuosi tenuti con i vertici dell’azienda il 17 e 18 settembre scorso. La Cartotecnica Egidi è stata fondata nell’Ascolano circa 30 anni fa e per questo della sua situazione si sta occupando il sindacato del capoluogo marchigiano sebbene lo stabilimento si trovi nel territorio della provincia di Teramo. «È una situazione sempre più difficile e preoccupante», fanno sapere gli operai, «oltre al futuro sempre più incerto, con l’ombra dei licenziamenti, ci sono già problemi economici per molte persone, padri di famiglia con figli, che da due mesi non percepiscono lo stipendio». Davanti allo stabilimento è arrivato anche il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni per un colloquio con i lavoratori in sciopero. «Stanno vivendo una situazione che desta più di una preoccupazione», afferma, «come amministrazione ci siamo resi subito disponibili per far attivare un tavolo di discussione in Provincia, ente che già era a conoscenza della situazione. A breve verranno convocate tutte le parti interessate per cercare di trovare al più presto una soluzione che possa offrire le giuste garanzie a questi lavoratori che, al momento, non hanno nessuna certezza né sul futuro dell'azienda né sul loro posto di lavoro». Resta da verificare se gli operai proclameranno altre giornate di sciopero.
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