Casa dello studente Berardini: chiamo subito i due ministri 

Il caso dei 3 milioni spariti per il recupero dell’ex rettorato Oltre al deputato 5S si mettono a disposizione Core e Maranella

TERAMO. La città inizia a mobilitarsi per salvare il progetto della casa dello studente. Il presidente e il direttore dell’Adsu, Paolo Berardinelli e Antonio Sorgi, ieri avevano lanciato l’allarme sulla pagine del Centro: è imminente la pubblicazione della graduatoria per ottenere il finanziamento da 9,5 milioni volti al recupero dell’ex rettorato di viale Crucioli e l’Adsu ha ottime possibilità. Ma mancano i 3 milioni di cofinanziamento, dati per scontati nel progetto, in quanto stanziati per legge (collegata al sisma 2016). Il problema è che non si ritrovano i fondi. Dopo tanti viaggi fra Miur e Mef di Berardinelli e Sorgi si è riusciti a aprire un capitolo nel bilancio dello Stato, ma manca ancora la cassa.
Immediato l’intervento del deputato del M5S Fabio Berardini. «Contatterò direttamente i ministri di riferimento ed effettuerò un accesso agli atti presso il Mef ed il Miur per acquisire tutte le informazioni necessarie». Il deputato del Movimento 5 Stelle ritiene che la città necessiti «al più presto di una residenza per studenti universitari che possa dare nuova linfa a tutto il tessuto economico e sociale. L’università di Teramo è una risorsa che dobbiamo assolutamente sfruttare e porre al centro della politica locale». Berardini, che fa parte della commissione attività produttive, però fa un appunto ai vertici dell’Adsu: «È davvero singolare che per questa vicenda i parlamentari di maggioranza del territorio di Teramo non siano stati contattati né informati della problematica dai vertici dell’Adsu nonostante i numerosi viaggi verso i ministeri a Roma. Credo che per questioni così importanti sia necessaria una forte collaborazione istituzionale per raggiungere risultati concreti».
Intervengono anche i consiglieri di maggioranza Andrea Core e Martina Maranella: «Teramo non può permettersi di perdere quest’ennesima occasione, dopo aver visto sottratti i fondi del bando per le periferie e buona parte di quelli destinati al Masterplan. Nonostante alcune criticità che alcuni di noi avevano sottolineato in questi anni, riteniamo che oggi la casa dello studente rappresenti un’opera strategica per il territorio e l’Università. Pertanto nel metterci a disposizione come cittadini e come amministrazione comunale, non fosse altro che per la nostra storia personale, invitiamo i deputati e senatori del territorio ad attivarsi, senza polemiche, in ogni sede ed in ogni modo per far si che quest’opera veda la luce». Core e Maranella ricordano che all’epoca dell’amministrazione Brucchi «i nostri compagni e amici di maggioranza di oggi anteposero l’interesse collettivo a meri calcoli elettorali e garantirono numero legale e voto favorevole a un progetto che era un’occasione da non perdere».
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