Castelli, il liceo artistico Grue è salvo 

Grazie al diploma in quattro anni ci sono 21 nuovi iscritti. La scuola sembrava a rischio chiusura dopo il terremoto

CASTELLI. Il liceo artistico “Grue” di Castelli riparte e si rilancia con ventuno iscritti alla prima classe del nuovo percorso quadriennale. Un risultato da record per il prossimo anno scolastico, che non si raggiungeva da una quindicina di anni e ottenuto grazie al “Campus Grue”, il progetto che permetterà di conseguire il diploma in quattro anni con un nuovo e innovativo percorso di studi. La storica scuola d’arte è, infatti, stata ammessa tra le cento scuole secondarie di secondo grado d’Italia alla sperimentazione dei percorsi quadriennali del Miur. Una novità importante che riporta ottimismo, soprattutto dopo gli eventi calamitosi del 2009 e dell’ultimo anno, che hanno portato la scuola ad avere una popolazione contenuta con una settantina di studenti totali. Tra i ventuno nuovi iscritti due sono del posto, la maggioranza proviene dalla provincia teramana, ma ci sono anche ragazzi di altre province abruzzesi. Potranno usufruire di progetti di alternanza scuola-lavoro e della “dote Grue”, il sussidio di mille euro per finanziare le attività didattiche e formative finanziato grazie alla collaborazione tra attori pubblici e privati del territorio.
«Questo risultato è una grande soddisfazione e c’è ottimismo da parte di tutti», ha detto la dirigente scolastica Eleonora Magno, «perché dà un segnale di ripresa alla scuola e alla comunità. La novità del percorso quadriennale e la sinergia tra scuola, mondo del lavoro, istituzioni e università hanno dato alle famiglie maggiore sicurezza nell’offerta formativa che prevede stage e borse di studio. Inoltre il percorso didattico riesce a mantenere la tradizione castellana nell’innovazione».
Un risultato che apre già scenari interessanti per il futuro. Si sta lavorando, infatti, per portare a Castelli un corso post-diploma, un Its, che per la ceramica ora esiste solo a Faenza. «Ci stiamo impegnando per offrire un percorso completo con un diploma di specializzazione che porterebbe studenti da tutto il Centro-sud Italia», prosegue Magno, «ed è necessario a tal fine l’impegno della Regione. Ora ci attende un lavoro di formazione importante per i docenti per una didattica innovativa che punti molto sull’alternanza scuola-lavoro».
Soddisfatto anche il sindaco di Castelli Rinaldo Seca: «Le energie dell'amministrazione sono concentrate nel sostegno al liceo per favorire un miglioramento dei servizi e un progetto di residenzialità che costituisca un valore aggiunto per la scuola e per il territorio».
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