Chalet contesta i fuochi «Temiamo dei danni» 

I titolari dell’Alta Marea contro gli organizzatori della festa del Portosalvo «Pericoli per le attrezzature e i clienti». La replica. «Ci sono misure di sicurezza» 

GIULIANOVA. La titolare dello chalet Alta Marea, Silvia Maccarinelli, assieme al marito Gianni Flagnani, contesta lo spettacolo dei fuochi d’artificio sul molo nord, a poca distanza dalla sua attività, che verrà proposto domani sera e annuncia che si riterrà responsabile il comitato organizzatore per eventuali danni alle persone e alle sue attrezzature balneari. Per questo motivo ha inviato una raccomandata al comitato festeggiamenti Madonna del Portosalvo in cui afferma: «Considerato che non ho ricevuto l’invito a partecipare alle riunioni che si sono avute tra i titolari degli chalet interessati ed il comitato, rappresento che la mia posizione è molto critica, atteso che il grosso dei fuochi d’artificio ricadrà sul fronte mare della mia concessione, determinandosi alcune problematiche che mi preme evidenziare». L’imprenditrice afferma che sarà costretta ad assumere ulteriore personale per effettuare lo sgombero degli oltre 400 ombrelloni e dei relativi lettini e sdraio con un costo rilevante per la sua attività. Maccarinelli aggiunge che a fine spettacolo, per poter offrire il giorno seguente un adeguato servizio alla clientela e ai tanti turisti presenti nel periodo di Ferragosto sulla spiaggia dello chalet, dovrà riposizionare sempre nella stessa notte tutti gli ombrelloni e le attrezzature da mare annesse. L’imprenditrice ricorda che dovrà provvedere, senza l’ausilio della macchina vagliatrice, ma a mano, alla pulizia della spiaggia «atteso che le molte persone che entreranno per assistere ai fuochi sicuramente lasceranno dei rifiuti che potrebbero all’indomani arrecare danni alla clientela con qualche scheggia di vetro di bottiglia rotta nascosta nella sabbia e che potrebbe ferire un bagnante anche qualche giorno dopo». La titolare dello stabilimento ricorda al comitato che, a norma di legge, in base alla normativa sugli spettacoli pirotecnici, tutti gli accadimenti che si registrano nel raggio di metri dal luogo di effettuazione sono riconducibili al comitato organizzatore della festa patronale, concludendo che considera il comitato responsabile per i danni che dovessero essere arrecati ai beni strumentali presenti nella concessione, ai familiari e alla clientela. Il parroco del Lido, don Luca Torresi rimanda la questione al comitato: «Mi interesso solo dell’aspetto religioso della festa», commenta il sacerdote. A replicare è quindi Renato Di Silvestro, presidente del comitato: «I fuochi vengono organizzati nel ricordo di don Ennio che ne è stato sempre il fautore. Comunque ci sono tutti i permessi e le relative misure di sicurezza. Ognuno poi è libero di pensarla come crede».
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