Ciclabile sul Vibrata L’Unione Comuni: «Espropri conclusi» 

Il presidente Panichi: piena condivisione, l’iter va avanti Ma quattro proprietari smentiscono: mai firmato il verbale

VAL VIBRATA. Se per l’Unione di Comuni Val Vibrata l’iter per l’acquisizione delle aree private per proseguire nei lavori di costruzione della pista ciclabile lungo il torrente Vibrata prosegue senza problemi dopo che lunedì scorso «si è conclusa positivamente, in un clima di grande serenità e cordialità, l’ultima fase di immissione in possesso dei terreni», per buona parte dei proprietari dei terreni espropriati non è così. E la polemica è tutt’altro che rientrata, a sentire gli interessati.
Il presidente dell’Unione di Comuni Val Vibrata, Angelo Panichi, ha sottolineato come dei 13 verbali relativi ad altrettanti accordi per l’acquisizione dei lotti necessari al proseguimento dei lavori cinque siano stati firmati bonariamente dagli interessati, mentre gli altri erano assenti: il che costituirebbe – tecnicamente e giuridicamente – un silenzio assenso,per cui si va all’immissione in possesso. «La struttura tecnica dell’Unione dei Comuni, ente che gestisce la realizzazione dell’opera pubblica», spiega Panichi, «ha concluso la fase delle operazioni espropriative dei terreni, lungo il tracciato che interessa la zona ovest del territorio di Alba Adriatica, quale ultimo tratto dei 6 km albensi su cui si sviluppa il percorso naturalistico, a tratti adiacente al fiume Vibrata, con inizio su via I° Maggio (all’altezza della strada statale Adriatica) per poi proseguire fino al confine con il comune di Corropoli. Diversi, quindi, i proprietari interessati dalle “operazioni di presa di possesso”, che si sono concluse con la sottoscrizione degli ultimi tredici verbali, depositati agli atti dell’ente, per i quali si è avuta la piena condivisione. Prosegue la realizzazione dell’infrastruttura come da cronoprogramma», sottolinea il presidente Panichi, che ringrazia la polizia locale di Alba Adriatica, gli uffici dell’Unione di Comuni, i tecnici professionisti incaricati ed i proprietari «per la disponibilità e fattiva collaborazione dimostrata nella giornata di lunedì scorso, nella consapevolezza che la realizzazione dell’opera valorizzerà ulteriormente il territorio di Alba e più in generale tutta la Val Vibrata».
Alcuni proprietari dei 13 terreni interessati dagli espropri di lunedì smentiscono però la ricostruzione di Panichi, soprattutto in merito alla sottoscrizione dei verbali e alla “piena condivisione”. Spiegano, infatti A.R., R.G., D.P. e S.D., che dicono di parlare anche per conto della maggior parte dei proprietari: «Non abbiamo firmato il verbale. Alcuni di noi hanno deciso di non presentarsi, altri ancora hanno rifiutato dichiaratamente di sottoscrivere il documento, qualcuno ha persino sbarrato il proprio terreno per non far accedere i tecnici. Anzi, due giorni dopo abbiamo inviato una richiesta formale all’ufficio anticorruzione dell’Unione. Prima di accettare gli espropri, infatti, vogliamo vedere le carte che chiediamo da tempo sull’iter burocratico dell’opera».
Tra i documenti richiesti dai proprietari “dissidenti”, che hanno anche preparato un esposto alla Procura, ci sono quelli inerenti la progettazione esecutiva e la sua validazione da parte dell’Unione, ma anche gli atti sulla gara d’appalto dal 16 al 30 giugno 2016, cioè dal via alla procedura negoziata fino ai verbali della commissione che propongono di aggiudicare l’opera alla ditta che ha presentato offerta migliore.
Alex De Palo
Luca Tomassoni
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