Una pattuglia dei carabinieri di Teramo

TERAMO

Colonnella, arrestati i due rapinatori delle Poste

Otto mesi di indagini e intercettazioni dei carabinieri per ricostruire la rete degli appoggi locali e identificare due campani di Giugliano accusati del colpo

COLONNELLA. Due persone sono state arrestate dai carabinieri per una rapina avvenuta l'anno scorso all’ufficio postale di Colonnella (Teramo). I militari hanno anche ricostruito la rete di appoggi sulla quale i malviventi hanno potuto contare per facilitarsi la fuga. Dall’esito di accurate attività investigative, sono stati identificati quelli che vengono indicati come gli autori materiali della violenta rapina: C. S., 40 anni, residente a Giugliano in Campania (Napoli), già sottoposto a obbligo di dimora nello stesso Comune;  C.V., 46, anche lui di Giugliano, sottoposto a una misura alternativa alla detenzione e affidato a una comunità terapeutica nel Comune di Torano Castello (Cosenza).

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Era il 10 novembre scorso, quando alle 8 del mattino, due persone dall’accento campano e il volto parzialmente travisato, arrivati nello stesso orario di apertura in concomitanza con il direttore e le due dipendenti dello sportello, dopo averli brutalmente affrontati, percossi e minacciati simulando il possesso di un’arma, li costringevano a entrare nell’ufficio. Successivamente, intimavano al direttore di aprire la cassaforte, dalla quale portavano via la somma di 22mila 500 euro. Dopo aver immobilizzato con del nastro adesivo le impiegate e il direttore, rinchiudendoli in uno sgabuzzino, si allontanavano velocemente a bordo di una Fiat Innocenti, che avevano rubato il giorno precedente a Monteprandone (Ascoli Piceno).

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Teramo, Enrica Medori,  hanno fatto progressi grazie alle intercettazioni e all'analisi dei tabulati telefonici, consentendo così di inquadrare l’ambito territoriale di provenienza dei due rapinatori e di perimetrare i collegamenti logistici nel Teramano e nella provincia confinante di Ascoli Piceno. Concordando con gli esiti investigativi, il pubblico ministero ha chiesto al giudice delle indagini preliminari (gip) del Tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, una misura cautelare in carcere, che è stata firmata il 4 luglio scorso. Nell’ambito della stessa indagine, sono stati denunciati altri due pregiudicati, entrambi domiciliati nella provincia di Ascoli Piceno.

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