misure di prevenzione della questura 

Criminalità, sono in aumento divieti di ritorno e ammonimenti

TERAMO. Aumentano le misure di prevenzione. La questura ne ha attivati in media il 20% in più nei primi mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di una serie di...

TERAMO. Aumentano le misure di prevenzione. La questura ne ha attivati in media il 20% in più nei primi mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di una serie di misure dirette ad evitare la commissione di reati da parte di determinate categorie di soggetti considerati socialmente pericolosi e che si abbinano alle attività di controllo del territorio e polizia giudiziaria in campo per garantire la sicurezza della comunità. Possono essere adottate solo nei confronti di italiani o di stranieri regolari.
«Importante è stato l’impegno della divisione anticrimine, diretta dal primo dirigente Laura Pratesi, nell’applicazione delle misure di prevenzione personali», si legge in una nota della questura che informa come nei primi cinque mesi dell’anno sono stati adottati 55 divieti di ritorno, 24 avvisi orali, 2 Daspo, 3 ammonimenti.
I provvedimenti sono stati attivati d’iniziativa dalla questura o su segnalazione dei comandi dei carabinieri. Di solito si abbinano a denunce ma hanno un effetto “protettivo” nei confronti della comunità più immediato.
Misure di prevenzione, ad esempio, come i divieti di ritorno in una determinata località, sono state applicate ai responsabili di condotte aggressive nei confronti di personale addetto al controllo dei titoli di viaggio nelle stazioni ferroviarie della costa o di autolinee, soggetti con precedenti per furti e rapine proprio in danno di viaggiatori. Oppure nel caso di due giovani donne rom di Alba Adriatica, anch’esse destinatarie di divieto di ritorno per due anni e già soggette alla sorveglianza speciale. Le donne bussavano alle porte di abitazioni di anziani per derubarli. Altre misure sono state applicate nei confronti di anarchici.