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Cure anti cancro a Teramo, inaugurato il nuovo acceleratore lineare

Durante la cerimonia, il racconto commovente dei malati di turmore e dei loro parenti: la testimonianza dell'attrice Grazia Scuccimarra

TERAMO. Il governatore Luciano D'Alfonso e l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci hanno inaugurato stamattina il nuovo acceleratore lineare nel servizio di radioterapia dell'ospedale di Teramo, diretto da Carlo D'Ugo. Un momento atteso da 12 anni, come è stato più volte ribadito durante la cerimonia, in quanto il nuovo macchinario si affianca a quello vecchio, che spesso va fuori uso: adesso sono garantite terapie continuative per i malati di cancro, che finora erano costretti a lunghe attese o a farsi curare in altri ospedali.

Cure anti cancro a Teramo, inaugurato il nuovo acceleratore lineare
Il governatore Luciano D'Alfonso e l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci hanno inaugurato stamattina il nuovo acceleratore lineare nel servizio di radioterapia dell'ospedale di Teramo, diretto da Carlo D'Ugo. Un momento atteso da 12 anni (video di Luciano Adriani)

"E' un rimettere il malato al centro", ha commentato il direttore generale della Asl Roberto Fagnano, annunciando anche che "da gennaio avremo un ulteriore acceleratore lineare, che completa il sistema. Sarà il terzo di questo genere attivo in Italia". Momenti commoventi nel racconto di esperienze personali di malati che sono stati curati a Teramo, come Armando Centore, e parenti di malati.

L'attrice teramana Maria Grazia Scuccimarra ha raccontato la storia del cognato, che purtroppo non ce l'ha fatta a vincere la battaglia contro il tumore: "stiamo celebrando finalmente la sanità pubblica: di fronte a tanti scandali e a tanto orrore finalmente abbiamo un momento positivo e creativo".

Scuccimarra: "Perché questo ritardo di 12 anni?"
Inaugurato stamattina il nuovo acceleratore lineare nel servizio di radioterapia dell'ospedale di Teramo, diretto da Carlo D'Ugo. Tra i presenti anche l'attrice teramana Maria Grazia Scuccimarra ha raccontato la storia del cognato, che purtroppo non ce l'ha fatta a vincere la battaglia contro il tumore: "stiamo celebrando finalmente la sanità pubblica: di fronte a tanti scandali e a tanto orrore finalmente abbiamo un momento positivo e creativo". Il tutto condito da una battuta dolce amara (video di Luciano Adriani)

D'Alfonso e Paolucci hanno partecipato a tutti i momenti della cerimonia, alcuni anche commoventi. Il governatore ha concluso la cerimonia parlando della necessità di investire nell'innovazione: "Nell'Ottocento era tutto riposto nella bravira del medico, nel Novecento si cominmcioò a pensare che la tecnologia è importante e ora è importante procedere su questa strada". D'Alfonso ha ricordato l'esperienza del fratello "che avrva bisogno di una radioterapia personalizzata: abbiamo dovuto girare il mondo per trovarla. Noi ora riusciamo a evitare il disagio di viaggi e ricerche di una terapia adeguata: quando ti trovi nella solitudine della malattia e di crolla il mondo addosso non è accettabile".