D’Alberto, diktat alla Team «Le spese vanno tagliate per ridurre ancora la Tari» 

Il sindaco dà le linee guida sul servizio di raccolta: le ecoisole saranno più di 10 Stallo sulla situazione societaria, richiesta al giudice di dare l’ok alla gara

TERAMO. Tariffa ridotta, contenimento dei costi e miglioramento dei servizi. Su questi tre fronti il sindaco Gianguido D’Alberto lancia la campagna d’autunno per la Team. Il punto di partenza sono i bollettini in arrivo in questi giorni nelle case dei teramani per il conguaglio sulla tassa dei rifiuti relativa al 2018. «Siamo riusciti a ridurre l’importo del dieci per cento», fa sapere il primo cittadino, «dando il via con grande coraggio alla revisione della gestione di una società che è stata gestita dalla precedente amministrazione a servizio della politica, caricando tutti i costi sulla popolazione».
L’inversione di tendenza, però, non cancella i dubbi sull’assetto societario. Nonostante le rassicurazioni ricevute dalla curatela fallimentare che controlla la quota privata della Team, infatti, dal tribunale di Venezia che ha avviato la procedura per riassegnarla non sono ancora arrivate indicazioni definitive. In ballo c’è sempre il ritorno di Stefano Gavioli, che ha presentato l’offerta più consistente per l’acquisizione del pacchetto azionario che già deteneva tramite l’Enertec prima del fallimento di quest’ultima. «Il termine di settembre che era stato fissato per definire la vicenda è passato senza risposte», sottolinea D’Alberto, che non intende aspettare oltre. La settimana prossima, dunque, il sindaco prenderà l’iniziativa per sollecitare il curatore e il giudice delegato a dare il via libera alla riproposizione della gara a doppio oggetto finalizzata all’individuazione del socio privato e al riaffidamento dei servizi già in capo alla Team. «È la soluzione migliore per salvaguardare la società», ribadisce il primo cittadino, «e regolarizzare una situazione non più sostenibile».
La fine dell’anno comunque si avvicina e, a dispetto delle incertezze gestionali, bisogna programmare il servizio per il 2020. D’Alberto, dunque, ha inviato una nota ai vertici della società con le indicazioni per il piano economico e finanziario della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta riferito alla prossima annualità. I capisaldi restano quelli sui quali sono sorti gli attriti tra il sindaco e i vertici della società, di cui il Comune detiene il 49% delle azioni, per il conto del 2019. L’abbattimento dei costi fissi continuerà a essere una delle priorità per il contenimento della tariffa.
Tra questi il sindaco elenca in particolare esborsi per «consulenze di ogni tipo», servizi affidati a ditte esterne e compensi per gli amministratori. «Spese che abbiamo già cancellato nel piano economico precedente», ricorda lo stesso sindaco, «e non vogliamo che possano essere riproposte in forme diverse». Il principio di riferimento non cambia. «Tutte le spese che non afferiscono al costo dei rifiuti non debbano più essere caricate sui cittadini», precisa D’Alberto, «ma dovranno essere sostenute dall’azienda. D’ora in poi le spese dell’azienda saranno sostenute dalla stessa azienda, in quota parte dai soci (e poi vedremo di valutare l’operatività di queste scelte); i cittadini hanno già pagato troppo fino ad oggi».
Di pari passo viaggerà l’entrata in vigore delle modifiche destinate a migliorare il servizio. «È in corso l’appalto per l’acquisto delle isole ecologiche», annuncia D’Alberto, «e appena sarà concluso le posizioneremo nelle zone individuate». La revisione della raccolta, con la riduzione dei passaggi domiciliari nelle frazioni, inciderà ulteriormente in positivo sui costi del servizio e sulle tariffe. Per questo in programma c’è già l’estensione delle aree in cui verranno installate le ecoisole. «Saranno più delle dieci che abbiamo già individuato», conclude il sindaco.
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