D’Alberto: «Giù le mani dalla Fondazione» 

Il sindaco difende la presidente Salvatore (in scadenza) e allude a manovre politiche sull’ente

TERAMO. Si avvicina la scadenza (metà novembre) del mandato di Enrica Salvatore a presidente della Fondazione Tercas. Salvatore potrebbe essere rinnovata, facendo parte dei consiglieri d’indirizzo dell’ente (che scadono quasi tutti l’anno prossimo), ma a quanto pare c’è chi sta lavorando, in vista del voto, per cambiare il vertice di palazzo Melatino. Voci insistenti parlano di interlocuzioni avviate da Paolo Tancredi e Paolo Gatti con i consiglieri d’indirizzo. Ed è a queste voci, evidentemente, che si riferisce il sindaco Gianguido D’Alberto in una nota inviata ieri nella quale elogia il lavoro svolto da Enrica Salvatore ed evidenzia che l’autonomia e indipendenza dalla politica della Fondazione Tercas vanno salvaguardate, alludendo a non meglio precisati “rumors”.
D’Alberto parte dall’«importante risultato del recupero e rifunzionalizzazione del teatro romano, che può considerarsi ormai quasi raggiunto», e scrive: «Motore attivo di tutto il progetto è stata ed è tuttora, in particolare, la Fondazione Tercas (penso all’impegno appassionato e decisivo della sua presidente Enrica Salvatore) che oltre a mettere a disposizione un importante contributo economico, ha garantito nel tempo – con la stessa coerente disponibilità al fianco delle diverse amministrazioni che si sono susseguite – risorse immateriali e importanti competenze scientifiche per la migliore riuscita del progetto».
D’Alberto continua: «La Fondazione Tercas in aderenza al principio statutario di autonomia e indipendenza garantisce da sempre il sostegno decisivo per l’attuazione di decisioni strategiche per il bene del territorio provinciale. E questo sempre nella pressoché assoluta unanimità degli organi statutari e dell’apparato decisionale. Proprio in ragione di ciò, l’attuale amministrazione comunale non ha inteso la Fondazione come una sorta di bancomat, cioè di mera istituzione erogatrice di finanziamenti, ma si rapporta ad essa considerandola quale fattiva collaboratrice in termini di progettualità, strategia, pianificazione degli interventi di natura culturale e sociale. Non voglio credere, pertanto, ai “rumors” che insistentemente circolano in città in questi ultimi giorni circa condizionamenti esterni che si starebbero pianificando per mirare a comprimere l’autonomia dell’Ente e addirittura a riconsiderare il sostegno a progetti già avviati, come quello del teatro romano. Tali condizionamenti si tradurrebbero in uno svilimento del lavoro fin qui compiuto dall’attuale governance e in una indebita intromissione nelle scelte che la Fondazione ha fatto in costante adesione alla finalità di favorire lo sviluppo del territorio».
D’Alberto conclude: «Sono certo che i “rumors” verranno smentiti dai fatti e che la città di Teramo e l’intera provincia, per il loro sviluppo sociale, economico e culturale, potranno continuare a fare affidamento sul prezioso, intelligente, lungimirante impegno della “governance” della Fondazione Tercas che continuerà a lavorare, come sempre da vent’anni, in un clima di serena, trasparente e concreta operosità».(red.te)