Dai rovi spunta il fascio

E' del 1924, scoperto dagli operai sull'argine del Salinello

GIULIANOVA. Dopo le proteste dei residenti che si sentivano minacciare dall'erosione dell'argine destro del Salinello, finalmente il letto del fiume è stato riportato nell'alveo naturale. Alcuni giorni di lavoro intenso ed i grossi massi di protezione, che nel giro di qualche anno si erano spostati di alcuni metri, sono tornati ad assumere la loro funzione originaria, ovvero proteggere l'argine e la strada che corre al di sopra dello stesso.

Una vera e propria sorpresa c'è stata per gli operai della ditta che ha eseguito i lavori quando, dovendo decespugliare un tratto di lungofiume, hanno visto spuntare il bassorilievo di un fascio del ventennio datato 1924. Una firma con cui il regime suggellava le opere pubbliche. Questo, se vogliamo, fu uno dei primi interventi a Giulianova destinati a salvaguardare la città dalle alluvioni ed evitare, come dicono gli anziani, la riunione delle acque del Salinello e del Tordino.  La curiosità, se così vogliamo chiamarla, viene dal fatto che i lavori di ripristino sono stati eseguiti da una giunta di centrosinistra che, in maniera bipartisan, ha il merito di aver restitutito un pezzo di storia alla collettività giuliese.

La recente sistemazione della sponda ha permesso di arricchire la zona di un ritrovato persorso ciclo-pedonale immerso nel verde che era stato completamente abbandonato. La strada ha anche consentito l'apertura di una nuova via di servizio e di soccorso con facile gestione delle attività di emergenza ed accesso diretto alla battigia nella zona più a settentrione. Tutto ciò permetterà anche il monitoraggio costante della foce e della qualità delle acque. (al.al.)

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