Di Girolamo: invio in Procura i post che mi deridono sui social 

Il sindaco in aula accusa in particolare le esponenti di “Roseto al Centro” Mummolo e Urbini e del movimento dice: «Sono talebani». La reazione di Pavone: «Cose gravi, dovrebbe chiedere scusa»

ROSETO. «Invierò alla Procura della Repubblica un corposo dossier di post irridenti sul mio conto, affinché valutino la sussistenza di reati a carico degli autori dei post e dei commenti». Non ci sta il sindaco Sabatino Di Girolamo dopo che nel consiglio comunale di martedì, dopo un diverbio con l’ex sindaco Enio Pavone, ha etichettato alcuni esponenti del movimento politico “Roseto al Centro”, in particolare Gerolama Mummolo e Maristella Urbini, con la parola “talebani”. «Mi deridono continuamente, non ci sto più», dice Di Girolamo, «tra l’altro mi dispiace molto perché con Maristella Urbini abbiamo anche fatto il concorso per avvocati insieme, e senza motivi mi attacca spesso, tanto da suscitare lo scandalo di colleghi del foro teramano che mi chiedono che cosa abbia fatto alla Urbini».
Tutto è nato nel consiglio comunale di martedì durante la discussione sull’abbandono da parte dei componenti della minoranza delle due commissioni, contributi e pari opportunità. Il consigliere d’opposizione Enio Pavone, dopo un lungo intervento, sulla definizione di “talebani” del sindaco in merito ai membri di “Roseto al Centro”, è andato su tutte le furie. «È molto grave quello che ha detto il sindaco», precisa Pavone, «ha attaccato due donne e credo che debba chiedere scusa, lui e il Partito democratico, come feci io nei confronti dell’attuale presidente del consiglio comunale, Teresa Ginoble, quando Antonio Norante l’attaccò in consiglio comunale con la famosa frase “vai a lavare i piatti”. Oltretutto, poi, non capisco perché il sindaco abbia fatto riferimento a Maristella Urbini, donna sempre rispettosa e mai fuori le righe». Il primo cittadino rosetano, però, non valuta come un’offesa la parola “talebano”. «Già l’ho usata qualche mese fa», spiega Di Girolamo, «in merito ai talebani del sonno. Sul vocabolario Treccani questa parola significa oltranzista, estremista».
Durante il consiglio, sono stati rieletti alcuni membri, due di maggioranza e uno di minoranza, per la commissione pari opportunità, ossia Andreina Salvatore e Monia Valeriani (maggioranza) e Vanessa Quaranta dell’associazione “Il Punto”/Futuro In, mentre per la commissione contributi solo un membro per la minoranza, ovvero la commercialista Paola Aloisi del gruppo di “Liberi e Uguali”.
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