Dimensione volontario perde la gestione del centro per disabili 

L’associazione fuori dopo 18 anni dalla struttura che fa capo all’Unione dei Comuni “Terre del Sole” Il presidente Palermo: potevamo restare ma è stata fatta un’altra scelta, dovrò licenziare sei operatori

ROSETO. Dopo 18 anni di gestione del centro diurno per disabili “L’albero della felicità” di Roseto l’associazione Dimensione Volontario sarà costretta ad andare via.
Lo ha deciso l’Unione dei Comuni “Terre del Sole” che a giorni, forse domani, deciderà il nome dell’associazione, o della cooperativa, che dovrà gestire la struttura per i prossimi tre mesi. Un normale avvicendamento, secondo il direttore dell’ufficio di piano dell’Unione Andrea Sisino. «È un’assegnazione provvisoria ovviamente», dice Sisino, «in attesa poi del bando che determinerà una gestione pluriennale e che sarà preparato probabilmente dall’Unione dei Comuni». Questo atto, però, è arrivato all’improvviso, dopo 18 anni nei quali nessun avvicendamento è stato fatto, e Giuseppe Palermo, presidente di Dimensione Volontario, teme per i suoi dipendenti e per i disabili che frequentano la struttura. «Ho 6 dipendenti fissi che probabilmente dovrò licenziare», dice Palermo, «ma soprattutto a me dispiace molto per i disabili che sono persone, non sacchi di patate o altro, e che da un giorno all’altro vedono cambiare le persone accanto a loro. Noi siamo un’associazione di volontariato e abbiamo avuto sempre affidamenti diretti per il centro diurno. Noi potremmo essere benissimo titolari del centro diurno in base alla riforma del terzo settore, il decreto 117 del 2017, ma l’Unione dei Comuni ignora questa legge e fa riferimento al decreto legge 50 del 2016 riguardante gli appalti, che permette all’Unione di fare affidamenti diretti fino a 40mila euro con la regola dell’alternanza, che può essere giusta quando si tratta di altro, ma non per i disabili. Noi come associazione gestiamo anche un centro a Pineto e negli anni ci siamo sempre distinti per le competenze acquisite nel tempo». Nell’atto pubblicato sull’albo pretorio dell’Unione dei Comuni mercoledì 12 dicembre si legge che l’associazione aggiudicataria dovrà garantire la continuità del servizio, che riguarda gli utenti dei Comuni di Roseto, Notaresco e Morro d’Oro. L’assessore al sociale del Comune di Roseto Luciana Di Bartolomeo prende atto di questa decisione. «A noi ci è stato comunicato che, essendo scaduto l’affidamento dal 1° aprile ad oggi», dice Di Bartolomeo, «è necessario un nuovo affidamento per rispettare la turnazione prevista dal nuovo codice degli appalti. Ci sarà dunque un affidamento ponte di tre mesi a un’altra associazione o cooperativa, in attesa di espletare una gara a lungo termine. Nel nuovo affidamento, tuttavia, come mi è stato riferito dall’Unione, ci sarà la clausola di salvaguardia sociale per il personale dipendente, in modo da dare un segnale di continuità ai ragazzi ospiti del centro».
©RIPRODUZIONE RISERVATA